UFC, Cormier: “Credo di smettere. Miocic? Cleveland ha bisogno dello Stipe pompiere”

UFC, Cormier: “Credo di smettere. Miocic? Cleveland ha bisogno dello Stipe pompiere”

6 Aprile 2020 2 Di Redazione

UFC – L’espressione “combatto da quando sono nato” a volte può non essere un’esagerazione. Chiedere per conferma a Daniel Cormier.

Dal wrestling alle arti marziali miste, l’ex Campione UFC in due differenti categorie di peso ha dedicato tutta la sua vita alle competizioni ma oggi, che di anni ne ha 41, le sue prospettive future cominciano a cambiare.

All’orizzonte per Cormier c’è il terzo capitolo della saga contro Stipe Miocic. Un match che potrebbe essere l’ultimo della sua gloriosa carriera nonostante c’è chi, come Dana White, lo consideri capace di poter continuare ancora per diversi anni.

Credo di riuscire a smettereha dichiarato Cormier durante un’intervista a MMA Fighting – Sarà la cosa più difficile che dovrò fare, ma credo di poterlo fare e sono sicuro che tutti saranno felici in famiglia. Per quanto adorino guardarmi mentre gareggio, la possibilità di potermi avere a tempo pieno sarebbe per loro una favola. Sono probabilmente una delle persone più competitive che si possano conoscere. Ma fra un po’ dovrò concentrarmi su qualcos’altro.

Prima che tutto questo avvenga però c’è, come detto, da chiudere la trilogia con Miocic. Se non ci fosse stata la pandemia da coronavirus molto probabilmente i negoziati fra i due atleti si sarebbero formalizzati proprio in questi giorni. Idealmente comunque il match si dovrebbe disputare questa estate.

Non siamo in grado di allenarci al meglio ora – ha concluso Cormier – Man mano che ci avvicineremo a quel momento vedremo. Onestamente ora non importa. Come ha detto Stipe l’altro giorno: preoccuparsi del match ora non ha senso. Lui è un vigile del fuoco, cerca di salvare delle vite. Tutte le persone della zona di Cleveland hanno bisogno dello Stipe pompiere e non dello Stipe campione del mondo. Il match comunque si farà. Non so ancora quando ma si farà.

Articolo a cura di Giuseppe Albi