UFC, GSP inserito nell’Hall of Fame: “Grazie a tutti, anche agli avversari incontrati”

UFC, GSP inserito nell’Hall of Fame: “Grazie a tutti, anche agli avversari incontrati”

11 Maggio 2020 1 Di Redazione

Georges St-Pierre è stato introdotto nella Hall of Fame UFC.  L’ex campione dei welter e dei medi sarà inserito nella sezione dell’era moderna. In questa categoria rientrato tutti i lottatori i quali hanno meno di 35 anni, che si sono ritirati da meno di un anno (il secondo ritiro, quello ufficiale, di GSP risale al 21 febbraio 2019) e coloro i quali hanno debuttato nell’epoca delle regole unificate. Era, ricordiamo, che è iniziata con UFC 28, nel novembre 2000.

St-Pierre raggiunge così: Forrest Griffin e Stephan Bonnar (2013), B.J.  “The Prodigy” Penn (2015), Urijah “The California Kid”Faber (2017), “Rowdy” Ronda Rousey (2018), Michael “The Count” Bisping (2019) and Rashad “Suga” Evans (2019).

LE DICHIARAZIONI – In un comunicato, Dana White ha così reso omaggio a una delle stelle più luminose della sua promotion: “Georges è uno dei pionieri delle arti marziali miste canadesi. Ha contribuito a diffondere il nostro sport ovunque. È l’atleta canadese più famoso. Sicuramente è anche uno dei migliori nella storia delle MMA. Siamo fieri di introdurlo nella classe 2020 della Hall of Fame”.

Queste invece le parole del fighter: “È un grande onore entrare a far parte della Hall of Fame. Voglio ringraziare Lorenzo e Frank Fertitta, Dana White e tutto il team UFC.  Un grazie particolare anche a tutti gli allenatori, i compagni di allenamento e gli avversari che ho incontrato in carriera. Soprattutto, però, ci tengo a ringraziare la mia famiglia e, ovviamente, tutti i tifosi UFC. Siete stati la mia forza”.

DOMINATORE – “Rush” (26-2) è stato uno dei lottatori più dominanti di tutta la storia UFC.  Basti pensare che – dopo Anderson Silva, a quota 16 -, è il secondo fighter nella storia della disciplina ad aver collezionato più vittorie consecutive. GSP, infatti, ha vinto consecutivamente in ben 13 incontri. Successi arrivati in match in aI suoi match sono alcune delle pietre miliari della disciplina. Come dimenticare la rivincita contro Matt Serra? O come non citare la vittoria contro Carlos Condit? Impossibile puoi non provare gioia per l’ultimo match, quello contro Micheal Bisping.

Dominatore, ma anche e soprattutto precursore. I primi richiami di allarme per il doping che si diffondeva a macchia d’olio tra i lottatori UFC è stato lanciato proprio da St-Pierre. Insistenze che hanno poi portato  anche alla creazione del protocollo antidoping. Precursore poi anche per ottenere borse più alte e di assicurazione in caso di ferite importanti. Battaglia, ça va sans dire, vinta.