Covington cacciato dall’ATT: “Poirier e Masvidal hanno paura di me. Joanna? Una tr**a”

Covington cacciato dall’ATT: “Poirier e Masvidal hanno paura di me. Joanna? Una tr**a”

29 Maggio 2020 0 Di Giuseppe Albi

UFC – Il divorzio fra Colby Covington e l’American Top Team ha creato grande clamore mediatico nel mondo delle MMA.

Fra i tanti rumors che sono circolati, una delle motivazioni più accreditate e sotto gli occhi di tutti è sicuramente quella relativa al comportamento del fighter. Covington infatti, nonostante sia considerato un grande professionista dal punto di vista dell’impegno profuso negli allenamenti, è diventato a poco a poco una mina vagante in palestra a causa del suo eccessivo trash talking.

Non a caso l’American Top Team aveva imposto proprio una regola per impedire attacchi diretti fra membri del team. Un divieto che Covington ha costantemente infranto scagliandosi contro atleti elité come Joanna Jedrzejczyk (di cui vi avevamo raccontato le vicende in merito ad un presunto flirt), Dustin Poirier e Jorge Masvidal.

Un comportamento sgradevole che ha indotto il team ad allontanarlo per evitare tensioni. Non pago della cosa però Colby Covington è uscito allo scoperto raccontando la sua verità al portale The Score MMA.

Ne è venuto fuori un delirio di onnipotenza che non ha fatto altro che consolidare la posizione presa dal suo ex team:

Non c’è cattiva volontà o sentimenti duri nei confronti dell’American Top Team o del suo proprietario Dan Lambert. È solo una decisione commerciale e niente di più. Molte persone sono sensibili lì dentro, in particolare Poirier e Street Judas Masvidal. Hanno dei sentimenti molto profondi. La verità è che non vogliono battersi con me nella gabbia. Preferirebbero piangere da Dan Lambert e pregarlo di proteggere i loro preziosi piccoli sentimenti perché se combattono nella gabbia con me sanno cosa succederà. Joanna? E’ una troia. Io sono qui per fare soldi. Sono nel business di Colby Covington ora. Sono Colby Covington Inc. Non sono più affiliato con una squadra, ma sono io la mia squadra.