UFC, Burns: “Affrontare il mio compagno di team Usman? Voglio la sua cintura!”

UFC, Burns: “Affrontare il mio compagno di team Usman? Voglio la sua cintura!”

2 Giugno 2020 2 Di Redazione

UFC – Sabato notte a Las Vegas, Nevada, Gilbert Burns è diventato il primo fighter del roster UFC a combattere per ben due volte durante la pandemia da Coronavirus. Il 14 marzo sconfiggendo per TKO (pugni) Demian Maia in un’arena vuota in Brasile, e successivamente sabato sera dominando Tyron Woodley per tutti e cinque i round (qui le nostre pagelle), nello studio UFC Apex, consolidandosi di fatto come un serio contender al titolo a 170 libbre.

Sfortunatamente al momento c’è parecchia confusione in cima alla divisione. I negoziati tra il campione Kamaru Usman ed il BMF Jorge Masvidal sono ad un punto morto. Leon Edwards vanta una striscia vincente di 8 combattimenti. Senza dimenticare Conor McGregor sempre in agguato, in attesa di un’opportunità per ottenere un possibile terzo titolo UFC.

Stando così le cose, nonostante Gilbert Burns sia fiducioso che le sue recenti prestazioni dominanti siano un ottimo trampolino di lancio per la strada che conduce al titolo, non è disposto a riposare sugli allori nel breve periodo.

“Ho appena detto a Dana nel backstage che voglio combattere prima di luglio”, ha dichiarato Burns durante la conferenza stampa post UFC on ESPN. “Se quei ragazzi continuano a fare i matti, voglio lottare per il titolo. In caso contrario, se organizzi un altro match per il titolo, dammi chi è disponibile. Se non è Colby, dammi Leon Edwards, voglio solo rimanere impegnato”.


Nonostante Burns abbia subito solo tre sconfitte in 22 incontri, c’è stato un momento intorno al 2016 in cui sembrava che la sua carriera in UFC fosse appesa ad un filo. Burns ha raccontato alcuni importanti cambiamenti che lo hanno trasformato da buon mestierante all’entusiasmante contender al titolo che si è visto nelle ultime uscite, fra tutti ha dichiarato che un cambiamento essenziale si è rivelato la rinuncia a sottoporsi alla pratica, comune tra i pro-fighters, del taglio del peso.

Dopo essermi fermato con il folle taglio del peso, ho iniziato a combattere decisamente meglio“, ha aggiunto. “Quella era la chiave penso, una delle chiavi. Sono molte cose, non una sola che hanno influito. Ma ci siamo fermati con quella follia e mi sento molto meglio”.

Alla domanda su quanto a disagio si senta in caso di futuro match contro il compagno di team Kamaru Usman, ha infine risposto:

“Non lo so, sarà strano”, ha ammesso Burns. “Ma siamo entrambi professionisti. Mi piace molto e questo mi ha molto motivato quando è diventato campione”.