One: chi è Alain Ngalani, gigante tutto muscoli pronto ad affrontare Belfort?

One: chi è Alain Ngalani, gigante tutto muscoli pronto ad affrontare Belfort?

3 Luglio 2020 0 Di Giuseppe Albi

ONE Championship – La fisicità estrema e i muscoli troppo sviluppati non sono sempre sinonimo di successo negli sport da combattimento. L’apparenza minacciosa o il volume di bicipiti e pettorali, seppur emblema di forza nell’immaginario collettivo, possono tuttavia non risultare efficaci in termini di elasticità, resistenza e fluidità nei movimenti. Tutte caratteristiche importantissime se si vuole eccellere nel combattimento.

Eppure c’è chi è riuscito a coniugare tutto questo. Stiamo parlando di Alain “The Panther” Ngalani, fighter nato in Camerun nel 1977 passato alle cronache sia per il suo incredibile fisico sia, soprattutto, per le vittorie ottenute nella Kickboxing, nella Muay Thai e nelle MMA.

Attualmente Ngalani è uno degli atleti più rappresentativi della categoria dei pesi massimi di ONE Championship nonostante la sua ascesa sia stata interrotta dal nostro Mauro Cerilli che lo ha sconfitto nel marzo del 2019.

Battuta d’arresto a parte Ngalani è amatissimo nel continente asiatico dove sono da sempre attratti dai big man. Basti pensare per esempio all’amore viscerale nutrito negli anni per i vari Bob Sapp o Giant Silva i quali hanno dato vita ad autentici “Freak Show” ai tempi del Pride.

Ngalani però non è affatto un “freak”. Il suo percorso marziale è stato di tutto rispetto come dimostrano i quattro titoli mondiali conquistati nella Kickboxing e nella Muay Thai. Anche il suo fisico è il frutto di un lavoro coltivato giorno dopo giorno e rappresenta davvero qualcosa di sbalorditivo come si evince dalla routine di allenamento rivelata dallo stesso atleta.

La giornata inizia alle ore 8.00 con una seduta iniziale di stretching, mobilità ed esercizi di stabilità atti a prevenire gli infortuni e a preparare il corpo per l’intenso allenamento che seguirà dopo.

Fatta un’importante colazione subito dopo inizia il lavoro più consistente con cardio e potenziamento. Un esempio? Eccolo:

  • 15 sessioni di corsa in salita: 30 secondi sprint a 12km/h, 30 secondi pausa
  • 12 sessioni di corsa in salita: 30 secondi sprint a 13km/h, 30 secondi pausa
  • 9 sessioni di corsa in salita: 30 secondi sprint a 14km/h, 30 secondi pausa
  • 6 sessioni di corsa in salita: 30 secondi sprint a 15km/h, 30 secondi pausa

Successivamente:

  • 50 burpees, 10 medicine ball slams
  • 40 burpees, 20 medicine ball slams
  • 30 burpees, 30 medicine ball slams
  • 20 burpees, 40 medicine ball slams
  • 10 burpees, 50 medicine ball slams

Smaltito il carico con una bella doccia e reintegrato il tutto ingurgitando 6-7 uova più altre proteine e carboidrati, Ngalani si concede un piccolo riposo prima dell’allenamento del pomeriggio suddiviso in tecnica (in piedi e a terra) e sparring.

Il tutto si conclude alle 20.30, praticamente dopo quasi 13 ore di esercizio. La preparazione procede con un’altra sessione a tavola dove si cerca di ristabilire il giusto equilibrio metabolico viste le oltre 4000 calorie consumate durante tutto il giorno. Un mostro? No, si tratta della vita di ogni atleta che si rispetti. Per essere al top, bisogna allenarsi al top e Alain Ngalani, a 42 anni suonati, è l’esempio di tutto questo. Vitor Belfort è avvisato…