UFC, Cormier: “Khabib sta soffrendo come un cane, non tornerà presto”

UFC, Cormier: “Khabib sta soffrendo come un cane, non tornerà presto”

21 Luglio 2020 0 Di Redazione

UFC – Dopo la morte del padre, Khabib Nurmagomedov non se la sta passando bene. Anche se è passata ormai qualche settimana da quel tragico momento in cui il padre ci ha lasciato, il campione daghestano non ha rilasciato dichiarazioni e tutti si aspettano qualche informazione sul suo ritorno nell’ottagono. Anche perché, diciamolo, settembre non è poi così lontano.

Il big boss Dana White ha avuto l’accortezza di far sapere a Khabib che deve prendersi tutto il tempo di cui ha bisogno, e mostrando buon cuore, ha espresso parole delicate:

“Adesso non infastidiremo Khabib, lo lasceremo stare da solo con il suo dolore, perché avrà bisogno di tempo per capire cosa fare e rimettere insieme i pezzi, ci penseremo fra un po’”.

Quella che doveva essere la battaglia suprema per il titolo dei leggeri, tra The Eagle e il panzer Justin Gaethje, quella che moltissimi di noi sognavano da tempo, ormai sembra essere svanita, e nel frattempo aleggiano delle ipotesi su quale sarà il main event di UFC 253, del prossimo 19 settembre.

Ali Abdelaziz, il manager del daghestano, ha confermato che per settembre il suo fighter non combatterà, e probabilmente lo farà per la fine del 2020, ma le parole del suo compagno di team, nonché ex campione dei pesi massimi, Daniel Cormier, non fanno sperare nulla di buono:

“Conosco bene Khabib e so che non tornerà presto, è molto difficile adesso per lui, la relazione che aveva con il padre è qualcosa che noi non possiamo comprendere, Abdulmanap era tutto per lui”.

E come riporta MMA Junkie, aggiunge:

“Onestamente non credo proprio che combatterà nemmeno per la fine dell’anno, dovrà trovare la forza necessaria per rientrare nell’ottagono, questo era il loro viaggio insieme, l’aver conquistato la cintura è una cosa che hanno fatto insieme, non solo di Khabib”.

Ha ragione Cormier sul rapporto speciale che avevano Khabib e il padre, e questo è testimoniato dalle lacrime di Abdulmanap quando il figlio vinse il titolo, o dalla soddisfazione che manifestava in viso quando lo ha visto difendere la cintura contro Dustin Poirier, esattamente un anno fa.

In conclusione, abbiamo capito che ci sarà tanto da aspettare, con Khabib attualmente traumatizzato e fuori da ogni programmazione, e Gaethje che nonostante il via libera del manager, non intende sfidare Conor McGregor. In tutto ciò UFC sta in mezzo, obbligata ad essere attendista, e spaventata dal fatto che il suo campione della categoria dei leggeri probabilmente non combatterà per tutto il 2020, se non di più.

Come direbbero gli americani “only time will tell”.