UFC, Werdum: “L’ultima volta che Gustafsson ha fatto sparring con me gli hanno messo i punti”

UFC, Werdum: “L’ultima volta che Gustafsson ha fatto sparring con me gli hanno messo i punti”

21 Luglio 2020 1 Di Redazione

UFC – Fabricio Werdum aggiunge pepe alla sfida di sabato prossimo a UFC Fight Night 174: Whittaker vs Till, in cui affronterà Alexander Gustafsson. Till ha messo in chiaro più di una volta che non intende fare sconti all’ex campione (clicca qui), ma neanche tra i due pesi massimi sono volate parole affettuose.

Reduce da una sconfitta per decisione non unanime contro Aleksei Oleinik a UFC 249, Werdum ha concesso un’intervista a Sherdog in cui ha raccontato l’intensa sessione di sparring con Gustafsson, risalente a circa 8 anni fa.

Il brasiliano si trovava nella palestra di Mark Munoz per migliorare la sua fase di lotta. Al suo arrivo, era in corso una sessione di sparring tra Gustafsson e Travis Browne alla quale Werdum si unì, ma i coach non gli resero la vita facile:

“Credevo che avremmo fatto sparring a rotazione, invece mi buttarono in mezzo con Gustafsson e Browne uno dietro l’altro per due volte. Ovviamente non era equilibrato”.

Fu al quarto round, il secondo contro “The Mauler”, che le cose presero una brutta piega:

“Gustafsson mi aprì un taglio sul naso, poi io gli presi il collo in un clinch di thai e gli rifilai una ginocchiata in faccia, che gli aprì un grosso taglio, credo abbia avuto bisogno di cinque punti. Ovviamente Gustafsson e il suo coach non erano contenti, volarono parole grosse e lo sparring finì in una brutta atmosfera”.

“Vai Cavalo” ha seguito il suo coach Rafael Cordeiro anche nel ranch di Mike Tyson. Nell’intervista, non ha risparmiato dettagli riguardo al gameplan che ha preparato per l’ultimo evento del filotto di Fight Island:

“Non ho problemi a parlare di tattica, Gustafsson sa che lo voglio portare a terra. Lo porterò giù per poi sottometterlo”.

Anche Gustafsson, in un’intervista a MMANYTT , ha ricordato lo sparring, anche se la sua versione è totalmente diversa:

“Lui allora era il campione ed era in gran forma, era la versione più forte di Werdum. Ci siamo andati giù pesante, ma direi che quello sparring lo vinsi io.

Con la sconfitta a UFC 249, Werdum è tornato in azione dopo uno stop di due anni a causa di un test in cui risultò positivo agli steroidi, sospensione poi ridotta ad un anno e due mesi. All’epoca, lo stop sembrò scrivere la parola “fine” all’illustre carriera del brasiliano, che all’epoca aveva 41 anni. Tuttavia Werdum ha dichiarato di voler combattere ancora a lungo prima di UFC 249. Su Yas Island, avrà la possibilità di reinserirsi nella corsa al titolo dopo due sconfitte consecutive. Un match di importanza capitale anche perché questo è l’ultimo incontro sul contratto UFC di Werdum.

Gustafsson dal canto suo è attesto al debutto nei pesi massimi dopo un anno e mezzo di ritiro. Una grande occasione per iniziare l’avventura nei massimi col piede giusto e invertire la rotta dopo 4 sconfitte negli ultimi 6 incontri.