UFC, scintille tra Herb Dean e Dan Hardy: “Fai il tuo lavoro, che io faccio il mio!”

UFC, scintille tra Herb Dean e Dan Hardy: “Fai il tuo lavoro, che io faccio il mio!”

27 Luglio 2020 0 Di Redazione

UFC – Tra i protagonisti in negativo di questo luglio targato UFC Fight Island vanno annoverati, purtroppo, i giudici e gli arbitri. Pensiamo allo stop disastroso di José Aldo vs Petr Yan o al controverso verdetto del rematch tra Max Holloway e Alexander Volkanovski. Dopo l’ultimo evento di Yas Island, le polemiche non hanno risparmiato nemmeno Herb Dean.

Dean è ritenuto uno degli arbitri più affidabili, navigati e rispettati al mondo. Con il ritiro di Big John McCarthy nel 2018, è diventato il volto più noto tra gli arbitri di MMA a livello mondiale, lavorando per la UFC e per altre promotion. Tuttavia, nemmeno i migliori sono immuni da errori grossolani.

Durante il terzo round del match tra Jai Herbert e Francisco Trinaldo, il brasiliano ha sfoderato un formidabile sinistro che ha fulminato l’inglese. Un KO che ha lasciato pochi dubbi ai presenti sullo stato di Herbert, caduto a terra con lo sguardo perso e le braccia tese. In particolare, Dan Hardy e Paul Felder, al fianco di John Gooden per il commento, hanno urlato “Stop the fight!”. Dean ha però deciso di concedere a Herbert una possibilità di recuperare, peggiorando però la situazione e fermando il match dopo altri colpi di un Trinaldo inizialmente esitante.

Il vuoto del Flash Forum ha fatto sì le urla di Hardy arrivassero all’orecchio di Herb Dean. Dean ha quindi invitato l’inglese a calmarsi mentre i medici soccorrevano Herbert. Dopo il verdetto Hardy, furioso, si è scagliato contro Dean dicendogli “Io faccio il mio lavoro, tu fai il tuo!“. Dirigendosi all’intervista con il vincitore, l’ex peso welter ha aggiunto a microfono aperto “Devi proteggere i fighter, accidenti!”.

Anche Felder non si è trattenuto nello show post-fight:

“Guardate il linguaggio del corpo di Herbert. Qualcuno dirà “Herb non voleva fermare il match perché Herbert stava facendo vedere un’ottima performance”. Quello non è il suo lavoro, gente, il suo lavoro è proteggere i fighter e se un fighter è KO non importa se manca un secondo sul cronometro. Ha incassato colpi che non avrebbe dovuto incassare”.

Dean non ha accettato le critiche, spiegando il perché della sua decisione senza lesinare i dettagli:

Non era assolutamente uno stop tardivo, mai e poi mai. Durante il match qualcuno ha urlato “Stop the fight!”. Questo è interessante perché nell’arena c’erano solo professionisti, neanche un fan, lì dentro tutti hanno un lavoro e lo conoscono. Il mio lavoro è fermare un match quando un fighter ha assorbito troppi danni.

Ci sono solo due persone che hanno l’autorità per consigliarmi e possono urlarmi di fermare il match. Il primo è il medico, che conosce il corpo umano molto meglio di me ed è lì per aiutarmi. Se non riesce a farsi notare da me, può urlare di fermare il match.

Poi c’è l’angolo del fighter: lì tutti lo conoscono bene, si allenano con lui, sanno cose su di lui che io non so e possono dirmi di fermare il match. Ma alla fine la decisione è la mia.

Ho sentito quelle parole e ho chiesto al medico se le avesse pronunciate lui, e mi ha detto di no. Poi ho saputo che non le aveva dette nemmeno l’angolo, quindi era stato qualcun altro. Questa è una cosa molto pericolosa. Se ti metti la maglia di Superman e decidi che sei il più sveglio di tutti, potresti portare informazioni che apportano uno svantaggio al fighter. Quindi ho pensato di ricevere informazioni dalle persone qualificate quando invece non era così.

Comunque Herbert guardava l’avversario, aveva le braccia e le gambe in alto per difendersi, stava facendo tutto quello che avrei potuto chiedergli di fare per non fermare il match.

Ad ogni modo, urlare “Stop the fight” è l’equivalente di prendere una campana e suonarla come per segnalare la fine del round. Potrebbe facilmente essere scambiata per una campana ufficiale.”

Esiste dunque la possibilità che Hardy abbia violato il regolamento con le sue parole e le sue azioni. Ecco perché il vicepresidente della UFC David Shaw ha avviato un’indagine interna per esaminare gli eventi a mente fredda. Shaw ha comunque rimarcato che “c’è un ristretto gruppo di persone che può parlare con gli arbitri e nessun altro può farlo”.

Dan Hardy ha sottolineato le sue buone intenzioni e la sua preoccupazione per la salute degli atleti in un lungo post su Instagram, che potete trovare tradotto integralmente.

https://www.instagram.com/p/CDG-9UvH722/?utm_source=ig_embed

“Amo le MMA, ma a volte l’amore non è corrisposto e questo va bene. Ad ogni modo, farò sempre tutto ciò che è in mio potere per proteggere le MMA e coloro che vi si dedicano.

A volte non siamo d’accordo, e anche questo va bene. Dirò sempre quello che penso e sarà sempre dettato da quello che sento nel cuore.

Se capite cosa serve per entrare in gabbia, allora capite la mia passione e la mia rabbia quando vedo un fighter non protetto. Non è la prima volta che succede, e due volte in una serata è chiara negligenza, secondo me.

Il lavoro dell’arbitro è più importante di quello di chiunque altro in quell’arena. Spetta a loro proteggere i fighter così che non vengano feriti seriamente quando non sono in gradi di difendersi.

Può darsi che vediate solo fighter della UFC lì dentro ma io vedo amici, compagni di squadra, figli, figlie, madri e padri che competono nello sport che amano.

Quando io commetto un errore faccio una figuraccia in diretta TV. Quando un arbitro commette un errore, delle persone sono vulnerabili e possono subire danni seri. Questo può avere conseguenze a lungo termine e tutti abbiamo qualcuno da cui tornare a casa, che ci ama e che vuole vederci tornare a casa tutti interi.

Grazie a tutti per le parole gentili e i messaggi che ho ricevuto. Vi sono davvero grato. Ci vediamo presto!”

Lo sport che amiamo è uno sport giovane e gli eventi di Fight Island ci hanno ricordato ancora una volta che abbiamo molto da imparare per proteggere al meglio i nostri atleti.

E voi da che parte state? Hardy ha passato il segno e ha interferito con l’azione dell’arbitro, oppure Herb Dean dovrebbe riguardare questo stop e farsi un esame di coscienza?