UFC, Alessio Di Chirico a TuttoMMA: “Col nuovo camp ho guadagnato serenità”

UFC, Alessio Di Chirico a TuttoMMA: “Col nuovo camp ho guadagnato serenità”

7 Agosto 2020 2 Di Riccardo Colella

UFC – Romano di Roma, speranza delle MMA italiane, riflessivo e fine analizzatore di match come pochi altri, Alessio Di Chirico è uno dei quattro atleti italiani attualmente sotto contratto con UFC. In vista del match con Zak Cummings, programmato per il 29 di Agosto allo UFC Apex di Las Vegas, ha risposto alle domande di TuttoMMA.

Ti abbiamo visto a stretto contatto con Michele Verginelli dopo l’addio ad Aurora (rimane proprietario di Gloria come brand). Possiamo dire che lui è ufficialmente il tuo nuovo coach? Come si compone il tuo staff dopo Anacoreta nel BJJ?

Il mio team non è strutturato sul modello americano, credo invece nel concetto di una serie di atleti di livello che allenandosi insieme riescano a crescere e a migliorarsi. Ovviamente ho dei referenti per le varie discipline e questi sono: Michele Verginelli Head Coach; per la boxe Ivano Titimi; kickboxing Mattia Faraoni e Gabriele Casella; lotta libera e grecoromana Valerio Giordani; BJJ Luca Anacoreta e per la preparazione Fisica Luca Vidau.

Quali migliorie hai trovato dal momento in cui hai cambiato camp? Fronte striking, grappling, wrestling? Cambierà il tuo stile tutto ciò?

Da quando ho cambiato camp la prima cosa che ho guadagnato è stata la serenità. Ho ricominciato a divertirmi in allenamento. Non so se combatterò in maniera differente al prossimo match; so solo che darò tutto.

Che rapporto e che importanza ha avuto una personalità come Michele Verginelli nella tua preparazione? Da quanto lo conoscevi?

Di fatto conosco Michele da sempre, sin da quando ho fatto i primi incontri. Mi sta dando davvero un grossa mano…penso che sia in assoluto la persona con più esperienza in Italia e mi sento totalmente in sintonia con lui.

Cosa pensi delle ultime due tue performance nell’ottagono? Hanno cambiato qualcosa nella tua mentalità e/o strategia?

Sono contento dei miei ultimi match. Faccio fatica a considerarli sconfitte; ma purtroppo lo sono. Li ho analizzati molte volte nello specifico e so cosa devo migliorare.

Quanto reputi pericoloso il tuo avversario? Tra quanto, orientativamente, ti vedi in top 15? Prima metà del 2021?

Penso che Zak (Cummings, ndr) sia davvero un fighter di livello, forse il più duro che abbia mai incontrato e penso sia un bene…perché, se sono qui, è solo per combattere con i più forti, non mi interessa altro. Per quanto riguarda i ranking, non li guardo. Penso che questo sport non funzioni a classifica…anche se capisco la loro importanza. Penso che sia più simile a carta forbice sasso, ci sarà sempre un avversario che ne batterà un altro, che a sua volta verrà battuto da un altro ancora che magari perde con il primo e così via, indipendentemente dalla posizione in classifica. Se guardi il ranking dei Middleweight di adesso, Adesanya è il campione e il più forte; ma a mio avviso, per esempio, perderebbe contro Rodolfo Viera. Un lottatore puro, di solito, ha sempre la meglio su uno striker puro.

Campione a parte, c’è un avversario che ti piacerebbe particolarmente affrontare?

Kevin Holland ed Eric Spicely.

Cosa pensi sarebbe bello/necessario fare per far crescere il movimento delle MMA in Italia?

Sarebbe bello se un italiano vincesse la cintura e diventasse il numero uno. Forse in quel momento il pubblico e i media inizierebbero a capire e a considerare di più questo sport, attribuendogli la dignità che merita.

Carbonara, amatriciana o cacio e pepe?

Cacio e pepe. La carbonara e l’amatriciana so boni tutti a falla…