Bellator, grande attesa per i 5 atleti italiani impegnati a Milano il 26 settembre

Bellator, grande attesa per i 5 atleti italiani impegnati a Milano il 26 settembre

21 Settembre 2020 1 Di Giuseppe Albi

Bellator – Il ritorno di Bellator in Italia sta generando grande hype fra gli appassionati. La promotion di Scott Coker, d’altronde, sta facendo le cose in grande e la dimostrazione è da ricercare nei nomi altisonanti che saranno impegnati nelle tappe di Milano.

Fra gli atleti presenti nella prima card prevista per il 26 settembre figurano ben cinque atleti italiani. Un mix di talento e spregiudicatezza pronto ad esplodere.

Il primo della lista è Pietro Penini che sarà impegnato nel co-main event della serata contro Mike Shipman. Una sfida molto attesa nella quale “King Kong” sarà chiamato a confermare quanto fatto vedere lo scorso novembre contro Charlie Ward. In quell’occasione Penini conquistò una vittoria per decisione unanime che gli valse un ingresso perentorio in Bellator. Ora servirà una nuova prova di forza per continuare la marcia verso orizzonti di gloria.

Il suo avversario come detto sarà Mike Shipman, inglese di base alla London Shootfighters con un record di 13 vittorie e 3 sconfitte, di cui 2 arrivate negli ultimi match in Bellator contro Costello van Steenis e Fabian Edwards. Una doppia battuta d’arresto che però non deve disattivare l’alert alla voce: pericolosità. Nelle 13 vittorie ottenute in carriera infatti Shipman ha sempre vinto prima del limite. 8 volte l’ha fatto per TKO/KO e 5 per submission. Un avversario assolutamente da non sottovalutare dunque nonostante Penini abbia sempre dimostrato di conoscere i microcosmi della lotta e dello striking.

Grande hype anche per Stefano Paternò, uno dei talenti italiani più cristallini attualmente in circolazione. Il fighter della MMA Atletica Boxe Milano di Garcia Amadori nonostante l’età (25 anni) ha già uno score che recita all’attivo 17 match da professionista e un record di 13-3-1.

Ciò che veramente sorprende di Paternò è la sua incredibile capacità di migliorarsi di continuo. Una crescita esponenziale che gli ha permesso di diventare campione Cage Warriors e ICF nei pesi welter, oltre che uno dei nomi di punta del movimento delle MMA italiane.

Nel suo match di debutto in Bellator Paternò ha ottenuto una vittoria ai punti contro Asley Reece. Una prova convincente che ha contribuito ad accendere ancora di più i riflettori sulle sue qualità anche in campo internazionale. Il prossimo ostacolo sulla sua strada si chiama Ion Pascu, gigante rumeno dalle grandi doti fisiche che in carriera ha collezionato 18 vittorie e 10 sconfitte.

Un matchup psicofisico in piena regola fra un fighter come Pascu che in fase di preparazione è praticamente un peso medio (se non oltre), e un fighter come Paternò che invece fa del peso naturale uno dei suoi cavalli di battaglia. Una caratteristica che lo rende ancora più speciale visto che nei suoi match storici ha sempre dimostrato una forza fuori dal normale.

Nella card di Bellator Milano del 26 settembre sarà impegnata anche Chiara Penco, al suo secondo match nella promotion. “Beasty Barbie” ha esordito a Bellator 240 lo scorso febbraio perdendo ai punti contro Danni Neilan. Ora per lei ci sarà Aleksandra Toncheva, campionessa del mondo e due volte campionessa europea IMMAF. Una sfida sulla carta impegnativa, ma non impossibile. Se la Penco infatti riuscirà a sfruttare le sue innegabili qualità lottatorie e a gestire le distanze nello striking, potrebbe mettere davvero in seria difficoltà la bulgara.

Ci si aspetta tanto anche da Nicolò Solli che, con i suoi 22 anni, è il più giovane della truppa. “The Monkey King”, dopo la vittoria con il botto di un anno fa contro Daniel Cassell, vuole continuare la sua striscia positiva fatta di 3 successi (2 in Bellator) e zero sconfitte. Per farlo dovrà battere George Hardwick, atleta inglese reduce dalla splendida ghigliottina che gli ha permesso di battere Richard Kiely al suo esordio in Bellator lo scorso febbraio.

Un avversario da non sottovalutare ma che comunque appare alla portata di un Solli che, dagli allenamenti insieme a Conor McGregor alla SBG Ireland, ha sempre dimostrato di aver appreso quei concetti di determinazione e forza mentale che fanno la differenza a questi livelli.

Chiudiamo la nostra carrellata con un nome che ogni volta che viene inserito in una card, stuzzica sempre le fantasie di tutti gli appassionati: Daniele Scatizzi.

Sin dai suoi esordi al Venator “Scat” ci ha abituati a match davvero al cardiopalma. Una giostra di emozioni che gli ha permesso di collezionare in carriera 9 vittorie, ma anche 5 sconfitte. Ora, dopo tanto girovagare, Daniele sarà chiamato ad una definitiva consacrazione in un palcoscenico importante come Bellator.

Nella promotion di Coker il suo rendimento in termini di risultati e di presenze è sempre stato altalenante. Dopo il ko folgorante ai danni di Daniele Miceli nell’aprile del 2016, Scatizzi è tornato a Bellator a distanza di tre anni quando nel febbraio del 2019 perse per decisione unanime contro Alfie Davis. Una sconfitta condizionata dall’aver accettato il match in short notice ma che non gli ha precluso comunque la strada per un altro incontro.

Un infortunio tuttavia gli ha impedito di prendere parte alla contesa contro Kane Mousah e quindi il tutto è stato rimandato al 26 settembre. L’avversario però non sarà più Mousah, ma l’ostico Gavin Hughes, fighter di Liverpool che ha perso una sola volta in 11 match da professionista.

In Bellator Hughes si è fatto notare nel maggio del 2019 quando al suo esordio ha spezzato le resistenze di Mohammad Yahya con una perfetta rear naked choke. Un artista marziale completo che vanta in carriera 5 vittorie per submission e 4 per TKO. Servirà insomma lo Scatizzi old school dei suoi match più folli per disinnescare la minaccia rappresentata dall’inglese.

Una cosa però è sicura: Scatizzi venderà cara la pelle, così come tutti gli altri atleti italiani. E non potrebbe essere altrimenti visto che il tanto atteso momento di splendore delle MMA italiane è finalmente arrivato. A tutto il movimento il compito di farsi trovare pronto.