Alessio Sakara story: 5 tra i KO più belli della carriera del Legionario (VIDEO)

Alessio Sakara story: 5 tra i KO più belli della carriera del Legionario (VIDEO)

3 Ottobre 2020 2 Di Redazione

Alessio Sakara – Purtroppo martedì è arrivata una di quelle notizie che non vorremmo mai ricevere: Alessio Sakara è fuori dall’evento milanese di Bellator del 3 ottobre.

Ci vorrà un bel po’ di tempo prima di rivedere il nostro Legionario in gabbia. Alessio, però, è un veterano che nel corso degli anni ha costruito un rullino fatto di prodezze da vedere e rivedere. Riguardiamo insieme alcune delle migliori.

Alessio Sakara vs Joe Vedepo

È il 17 settembre del 2008 e siamo a Omaha, Nebraska. A UFC Fight Night 15, Sakara affronta un Joe Vedepo in una mise di rara eleganza. L’americano fallisce un takedown ma regala al pubblico un’illusione grazie ad un gran destro che fa barcollare Sakara. Nessun problema, Alessio esce dal clinch e riprende da dove si era interrotto: high kick che costringe Vedepo alla più classica delle “Chicken Dance” e arriva lo stop dell’arbitro.

 

Gli inizi di Sakara nelle MMA sono particolarmente interessanti e ben documentati, tra la vendita della moto e il viaggio in Brasile che cambierà la sua vita. Ripercorriamo un’altra delle prime tappe dei questo incredibile viaggio, in Corea del Sud.

In quello che è attualmente il suo ultimo incontro in Bellator, Sakara si rimette prepotentemente in carreggiata contro Cannan Grigsby dopo il KO subito da Kent Kaupinnen in poco più di un minuto. A Bellator 230, in un Palalido in completo delirio, Alessio non ci lascia il tempo di dire “Finalmente!”. Distanza chiusa, Canaan Grigsby inerme, Sakara a braccia alzate dopo 23 secondi.

16 aprile 2016. La lunga avventura di Alessio Sakara in UFC è giunta al termine da quasi tre anni. Come molti dei fighter le cui strade per un motivo o per l’altro si separano dalla UFC, arriva anche per Sakara la chiamata da Bellator. Al suo debutto per la promotion di Scott Coker, Sakara chiude la distanza nel secondo round trovando un gran destro che aggira la guardia di Brian Rogers. Basta un colpo ben assestato e Brian “The professional predator” Rogers si ritrova dalla parte sbagliata della caccia.

 

Combattere nella propria città garantisce supporto ed mozioni forti, ma anche tanta pressione in più.Peccato che si siano dimenticati di dirlo a Sakara, e che nessuno abbia avvisato Jamie Sloane della tempesta che si stava per abbattere su di lui fin dal primo minuto.