UFC, Khabib lapidario: “Vi spiego perché non tornerò più a combattere”

UFC, Khabib lapidario: “Vi spiego perché non tornerò più a combattere”

7 Novembre 2020 0 Di Giuseppe Albi

UFC – Quando un atleta del calibro di Khabib Nurmagomedov annuncia il ritiro i giorni, i mesi e persino gli anni successivi sono caratterizzati da discussioni e ipotesi suggestive.

Il mondo delle MMA in tal senso è spaccato in due fra chi pensa che Khabib possa tornare e chi invece è convinto che non lo rivedremo più nell’ottagono.

A far chiarezza sulla situazione è stato lo stesso campione daghestano che ha spiegato in maniera molto dettagliata durante un’intervista a RT Sport, i motivi che lo hanno portato a questa decisione.

Ecco le sue parole:

“Le emozioni che ho provato nell’ultimo match erano completamente diverse rispetto al resto della mia carriera. Tutto era completamente diverso senza mio padre. Mi è stato offerto di combattere con Gaethje subito dopo la sua morte. Voglio dire alle persone a me vicine che non sono contente del mio ritiro che se anche avessi combattuto altre dieci volte, poi un giorno avrei comunque dovuto affrontare questa decisione. Sarebbe potuta venir fuori a 32, 34 o 35 anni. È una decisione difficile perché ho combattuto per tutta la vita. È difficile ritirarsi e fare altro per me, ma è così.

Oltre a quanto spiegato, altri due motivi che hanno spinto Khabib a smettere sono stati la pressione derivata dalla sua crescente popolarità e la sofferenza fisica provata prima e dopo ogni match.

“Ho molti sostenitori non solo in Daghestan, ma in tutta la Russia e in tutto il mondo – continua Khabib – Ho una responsabilità nei loro confronti e questo mi preoccupava. Ho avuto poi gravi ripercussioni fisiche in questi anni. Parlando solo dell’ultimo periodo sono stato ricoverato in ospedale per cinque giorni a metà settembre. Poi sono tornato e mi sono rotto un dito del piede. Se una persona non si rompe psicologicamente, sarà difficile romperla fisicamente perché la mente si rompe prima delle ossa. Tutto quello che mi è successo psicologicamente prima di questa lotta mi ha dato una forza che non posso descrivere. Sia dentro, sia fuori l’ottagono, durante il mio taglio di peso e nella preparazione. Ora però non c’è più motivo per continuare.