UFC, Stephen Thompson commenta (e distrugge) i migliori film di arti marziali

UFC, Stephen Thompson commenta (e distrugge) i migliori film di arti marziali

11 Novembre 2020 0 Di Redazione

UFC – Stephen Thompson finalmente tornerà nell’ottagono. La notizia che tanto aspettavamo è arrivata. Manca l’ufficialità, ma con ogni probabilità Thompson affronterà Geoff Neal alla Fight Night del 19 dicembre, in una card che si profila interessantissima. Quella stessa sera combatteranno Khamzat Chimaev e quel Leon Edwards spesso accostato a Wonderboy. Il welter del South Carolina non combatte da più di un anno. A UFC 244, la sera in cui Masvidal sconfisse Nate Diaz, Thompson affrontò Vicente Luque. Dopo un primo round equilibrato, il brasiliano finì nella lunga lista di avversari portati a scuola da questo striker fenomenale. Una vittoria che, però, arrivò a caro prezzo, poiché Thompson si ruppe entrambe le mani. Dopo uno stop molto lungo, ancora una volta Wonderboy si ritroverà ad affrontare un avversario più in basso nei ranking, per quanto il valore di Neal non sia in discussione.

Si sa, Wonderboy è uno dei personaggi più amichevoli e simpatici di tutta la UFC, sempre a suo agio davanti alle telecamere. Così, GQ lo ha chiamato per analizzare e criticare alcune delle scene di combattimento più famose di sempre. Difficilmente riguarderete questi film – perché vi verrà voglia – con lo stesso occhio.

Si tratta di un viaggio meraviglioso che parte da L’urlo di Chen terrorizza anche l’occidente e altri classici del cinema orientale per finire con la famosa scena di combattimento di Matrix, passando per molti altri film. Non mancano classici della nostra infanzia e adolescenza come Karate Kid e film più legger come Step Brothers. Anche Jackie Chan è presente in questa carrellata. Non solo film, ma anche serie TV, di cui vi abbiamo parlato. Un viaggio di mezz’ora fatto di competenza, sorrisi e arti marziali, con uno sguardo nella vita quotidiana di Wonderboy. Non mancano alcuni consigli per difendersi in strada, che è bene non ignorare se arrivano da un contendente al titolo UFC.