UFC, chi è Joaquin Buckley: l’autore del KO dell’anno che nessuno vuole in palestra

UFC, chi è Joaquin Buckley: l’autore del KO dell’anno che nessuno vuole in palestra

14 Gennaio 2021 4 Di Redazione

Joaquin Buckley, prossimo avversario di Alessio Di Chirico, come i più sapranno ha firmato uno dei potenziali KO dell’anno ad UFC fight night 179. L’improvvisa notorietà ha portato però a galla anche una fama non esattamente lusinghiera per il 26enne di Saint Louis. In un’intervista post fight ad UFC Fight Island 6, James Krause, veterano dei welter e apprezzato coach di Glory MMA, ha liquidato Buckley come “un pezzo di merda”. Un’espressione piuttosto sopra le righe per il solitamente pacato Krause, che aveva evidentemente il dente avvelenato.

Chiamato nuovamente in causa sulla diatriba con Buckley da MMA Fighting, Krause si è tolto il sassolino dalla scarpa spiegando il perché della sua scarsa stima per ‘The new Mansa’. Spoiler: non si tratta del solito battibecco via social, ma di un atteggiamento discutibile da parte di Buckley documentato da diverse palestre e dallo stesso Krause.

“Facciamo sparring ma andiamo piano”

(Buckley) mi ha contattato 5 o 6 settimane fa per chiedermi di venire ad allenarsi da noi, e gli ho detto semplicemente di no. Ora, so che un sacco di gente l’ha conosciuto grazie al video virale del suo KO, ma lui è delle mie parti, viene da St. Louis. Beh, è stato cacciato da tutte le palestre di St. Louis, non ho mai sentito nessuno avere buona parola per lui.

Krause ha quindi approfondito il perché Buckley sia una presenza poco gradita nei team con cui si allena.

Mi ha scritto dicendo che non vuole neanche allenarsi da noi, vuole solo venire a fare sparring. Beh, non mi interessa. Qui non funziona così. Non facciamo neanche sparring pesante. Quello che stai cercando non è qui. Quindi direi che non saresti nel tuo elemento.

Prendersela con quelli più piccoli

A quanto pare Buckley si sarebbe poi lamentato della diffusione di messaggi privati da parte di Krause appellandosi ad una specie di “bro code”, e da lì in poi sarebbe nata la polemica tra i due. Buckley avrebbe inoltre chiamato alla sfida nell’ottagono sia Krause che un suo allievo (Trey Ogden, un lightweight!) ed anche questa mossa ha infastidito non poco il coach di Glory MMA.

Ha cominciato a fare lo sbruffone e a dire che ci farebbe a pezzi, me e i miei…stronzate così. Dude, sono in UFC da prima che tu iniziassi a combattere. Se pensi che abbia paura di te ti sbagli di grosso. Nessuno qui ha paura, te lo dico chiaramente.

Krause sarebbe più che disposto ad accettare un match contro ‘The New Mansa’ ma trova che chiamare in causa fighter di categorie di peso inferiori sia davvero una mossa da poveracci.

OK, ora vuole combattere con me. Va bene, in che categoria? 170, 185 libbre? Oh, già so che direbbe “hai già combattuto a 185”. Si, l’ho fatto…una volta in tutta la mia carriera e con un preavviso di due giorni. Non importa, combatterei con lui a 185 libbre lo stesso, ma non posso rispettare chi si comporta così. Per come la vedo io è una cosa da sfigati.