Il consiglio di GSP a McGregor: “Esci dalla tua comfort zone o preparati al declino”

Il consiglio di GSP a McGregor: “Esci dalla tua comfort zone o preparati al declino”

24 Marzo 2021 0 Di Redazione

Cosa è successo a Conor McGregor durante il main event di UFC 257? È stato solamente vittima di un low-kick ben assestato che ha irrimediabilmente compromesso i movimenti della sua gamba o c’è altro dietro? Può essere che l’eventuale super-match di boxe con Pacquiao abbia distratto Conor facendogli perdere di vista l’importanza di quel match con Poirier?

A far chiarezza su questi quesiti ci ha pensato la leggenda, nonché ex campione UFC, Georges St-Pierre che, durante un’intervista all’Ariel Helwani’s MMA Show, ha analizzato la situazione attuale di McGregor.

“Quando sei in una posizione da pugile, molto spesso la tua gamba avanzata, e la tua postura, risultano più esposti, più in avanti, e gran parte del tuo peso viene messo proprio su quella gamba principale, il che ti rende parecchio vulnerabile a quel tipo di low-kick – ha commentato GSP – Questo potrebbe essere stato un fattore importante”.

Ma c’è anche da dire che uno dei problemi più grandi di McGregor nell’ultimo match è stato quello mentale. Ciò che si sono chiesti in molti infatti è come può un atleta avvicinarsi con la giusta mentalità a un match di quel livello, quando si sta raggiungendo il miliardo di dollari di patrimonio personale?

“Quando feci il mio primo milione di dollari, certamente la mia vita cambiò – ha detto a riguardo St-Pierre – Avevo più sicurezza, e non sentivo di lottare più per le stesse motivazioni di quando iniziai la mia carriera. Quando ero povero, all’inizio, ero sempre sul filo del rasoio, sapevo che se avessi perso, sarei morto, e la mia vita sarebbe stata un disastro. Poi, quando inizi a guadagnare bene, queste cose cambiano, ma per continuare a combattere devi uscire dalla tua comfort zone. Durante i camp di avvicinamento al match, non puoi restare nella tua comfort zone, perché in combattimento dovrai ricreare proprio quello per cui ti sei addestrato durante il camp. Quando sarai nell’ottagono, sarai ben lontano dalla tua comfort zone, quindi è importante che Conor abbandoni la sua se vuole tornare al successo. Non ha bisogno di essere il capo anche nel camp di allenamento, avrà solo bisogno che i suoi allenatori gli dicano cosa fare. Una cosa tipo: vai a fare sparring con quel ragazzo, fallo. E anche se non gli dovesse piacere, dovrà farlo. Perché l’unica cosa che ti accadrà se non lo farai, sarà andare giù”.

In pochi sanno con certezza cosa accada nei camp di allenamento dell’irlandese. Di sicuro c’è che Conor non ha mai cambiato il team che lo ha portato alla gloria, e loro stessi sembrano consapevoli dei cambiamenti necessari da mettere in campo per far sì che le cose tornino a girare nel giusto verso.

Il suo head coach John Kavanagh, per esempio, in una recente intervista a BT Sport ha dichiarato: Conor sta sistemando piccoli aspetti, che poi riporterà nei combattimenti. Deve rientrare non con una mentalità da boxe, ma con una da MMA. Conor è sempre stato famoso per i suoi movimenti, per la capacità fulminea di cambiare posizione adattandola alle varie fasi del match. E’ tutto lì sotto la cenere, non deve imparare niente, dobbiamo solo tirare di nuovo fuori tutte le sue incredibili qualità, riaccendere la fiamma. Abbiamo già avviato questo processo in lui, è solo questione di tempo”.

Articolo realizzato da Antonio Paleologo