Aljamain Sterling incontenibile: “Petr Yan? Dovrebbero sospenderlo, ma accetto la rivincita”

Aljamain Sterling incontenibile: “Petr Yan? Dovrebbero sospenderlo, ma accetto la rivincita”

31 Marzo 2021 0 Di Redazione

Aljamain Sterling e Peter Yan sono sulla buona strada per la rivincita per il titolo dei pesi gallo UFC.

L’attuale campione, in un incontro con i giornalisti, ha parlato a lungo della ginocchiata illegale che per la prima volta nella storia ha assegnato un titolo mondiale per squalifica.

“È affascinante perché in un qualsiasi altro sport quando commetti qualcosa di intenzionalmente illegale, vieni sospeso, multato ed estromesso dai giochi – ha detto Sterling – Questo ragazzo invece viene ricompensato con una rivincita. Capisco che è un grande match, ma cosi nessuno si prenderà mai la responsabilità di ciò che fa, pur infrangendo delle regole. Posso andare a combattere in un altro angolo, posso spingerlo dopo il gong della campana, tanto non succederà mai nulla. Mi sembra che se ci sono delle regole, ci sono per una ragione e bisogna rispettarle, sennò tutto finisce a gambe all’aria. Mi va bene, basta saperlo, lasciami correre qua e là come un pazzo, lasciami schiaffeggiare i miei avversari quando voglio, lasciami fare tutto lo schifo che voglio invece di cercare di seguire le regole ed essere il più possibile professionale”.

Uno Sterling scatenato che tuttavia sembra essere orientato solo sulla rivincita con Yan. Dopo il match l’atleta di origini giamaicane ha eseguito il protocollo per le commozioni cerebrali, ma afferma che la sua vera preoccupazione sono i problemi persistenti al collo. Aspetta quindi il nulla osta medico per tornare a combattere, cosi da organizzare la rivincita entro la fine del 2021.

“Il giorno del match avevo a disposizione un pasto molto ridotto, di solito mangio molto di più, la gente questo non lo sa. Non voglio trovare scuse, ma mi sento come se la mia performance fosse stata ostacolata, e comunque se penso al match, mi piace come stavo combattendo, come annullavo i suoi colpi più potenti, penso di avere ottime possibilità per la rivincita e sono super eccitato. Non vedo l’ora”.

La chiusura invece è un appello a tutte le figure coinvolte nella regolamentazione dei combattimenti:

“Basta con questi eyepoke, con questi colpi bassi, basta avvertire duramente due o tre volte in un match, chiamare il medico, chiedere al fighter di non fare più determinate scorrettezze. Ci sono le regole, applichiamole. La gente pensa che io mi stia lamentando, beh provino loro ad entrare dentro un ottagono a lottare, dopo mesi di preparazione per poi trovarti come Belal Muhammad e perdere l’opportunità di una vita dopo mesi di duro lavoro. Oppure come è successo a me, prenderti una ginocchiata terribile alla testa ed avere sempre il dubbio di come sarebbe finita se non ci fosse stata. Beh, non lo sapremo mai. Ma sono comunque grato di poter incontrare di nuovo Yan, cosi avrò la possibilità di zittire tutti i russi e i troll che mi infangano costantemente. Ma alla fine sono contento perché il mio conto in banca ride”.

 

Articolo realizzato da Antonio Paleologo