Daniel Cormier prende le difese di Jones: “Jon non ha paura di Ngannou”

Con l’arrivo di un nuovo campione dei pesi massimi in casa UFC, i piani della promotion iniziano a creare molto scalpore, ma questo aggiunge solo hype verso quelle che sono le possibili sfide in programma per il nuovo campione, Francis Ngannou.

Il camerunese non ha perso tempo e, prima ancora di poter stringere la cintura, si è mostrato molto interessato ad un super-match con Jon Jones. “Bones”, dal suo canto, è riuscito a farsi sentire tramite i suoi tweets, che hanno specificato il suo entusiasmo per questo incontro, ma anche la sua voglia di incassare un montepremi che solo un money-match del genere potrebbe offrirgli.

L’unico ostacolo alla realizzazione di tutto ciò sembrerebbe essere il presidente UFC, Dana White, che pare voler contrattare le richieste di Jones sin da subito, annunciando che anche Derrick Lewis potrebbe essere un buon sostituto. Sempre su Twitter, “Bones” ha risposto a queste dichiarazioni dando piede libero alla sua frustrazione verso la promotion; una frustrazione iniziata ad agosto, quando abbandonò il titolo massimi leggeri, e che sembra persistere tutt’ora.

Dopo questa sfuriata, Dana ha insinuato che Jones potrebbe temere Ngannou e che queste parole siano solo un escamotage per non combattere. In questi giorni, però, lo stesso Daniel Cormier, eterno rivale di “Bones”, si è espresso in sua difesa durante lo show ESPN, “DC and Helwani”. Ecco le sue dichiarazioni:

“Conosco Jon Jones e sono sicuro che non ha paura di Ngannou. È assurdo che la gente lo creda. Questa è solo una sfida tra Dana e Jones. Jon vuole molti soldi, e Dana deve contrattare mostrandogli che ci sono altre opzioni oltre a lui. Queste sono semplici negoziazioni, ma non dimostrano un possibile timore di Jones per questa sfida”.

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Jon Jones è uno dei fighter migliori che abbia mai visto nell’ottagono, e se bisogna trovare un uomo capace di mettere in difficoltà Ngannou, quello è proprio Jon” ha detto Cormier. “Non diciamo sciocchezze, lui sta solamente difendendo il suo nome, ma alla fine credo che tutto questo chiasso si concluderà con la realizzazione dell’incontro. Abbiamo già visto Dana fare queste negoziazioni pubbliche con McGregor, quindi non c’è motivo di preoccuparsi per una situazione già vista e rivista”