UFC Vegas 26, le pagelle: upset di Morono e Gillespie. Waterson vs Rodriguez che battaglia!

UFC Vegas 26, le pagelle: upset di Morono e Gillespie. Waterson vs Rodriguez che battaglia!

9 Maggio 2021 0 Di Giuseppe Albi

UFC Vegas 26 si è rivelata una card molto tecnica, con diversi fighter da tenere d’occhio per il futuro. Andiamo ad analizzare tutto quello che è successo nella main card con le nostre consuete pagelle.

Apriamo con il primo match in scaletta che metteva di fronte due pesi medi molto solidi come Phil Hawes e Kyle Daukaus. A guidare le danze per tutti e tre i round è stato “Megatron” Hawes, come certificato anche dal verdetto unanime che gli ha permesso di conquistare la vittoria numero 11 in carriera, la terza consecutiva in UFC. Un fighter non più giovanissimo (32 anni) ma comunque da osservare con interesse nelle prossime uscite e che, per il momento, si merita il nostro 7 in pagella. Non va oltre il 4 invece Daukaus, ancora una volta non all’altezza della situazione di fronte ad una avversario di livello come già successo nel giugno del 2020 contro Brendan Allen.

Nell’incontro successivo abbiamo assistito al primo upset della serata. A compierlo è stato il numero 14 del ranking dei pesi leggeri Gregor Gillespie che ha battuto per TKO al secondo round il numero 12 Diego Ferreira. Una sfida divertentissima con un ground game di entrambi molto elevato che ha portato a numerosi scramble durante le prime due riprese. In uno di questi Gillespie è riuscito a prendere la schiena all’avversario e ad imporre la sua legge con un furioso ground and pound che ha messo fine alla contesa. Voto 8 per The Gift. Voto 5 invece per Ferreira, il quale ha pagato a caro prezzo alcune imprecisioni tecniche a terra dopo un primo round praticamente perfetto.

Saliamo nella card e saliamo anche di peso con il match fra pesi massimi che metteva uno di fronte all’altro Marcos Rogerio de Lima e Maurice Greene. Vista la mole non ci si aspettava certo lo stesso spettacolo stilistico offerto da Gillespie e Ferreira, ma quanto fatto vedere dai due big man è stato davvero poca roba. Qualche sporadico colpo pesante, tanti clinch e fasi a parete e poi una significativa inattività al suolo: insomma, non è stato proprio un match da ricordare. Voto 6 a Marcos Rogerio de Lima, il quale strappa comunque la sufficienza per la vittoria per decisione unanime. Voto 4 per Maurice Greene.

Ha avuto decisamente un altro passo invece la sfida fra il numero 9 dei pesi welter Neil Magny e il numero 10 Geoff Neal. Un matchup stilistico fatto di continui botta e risposta dove entrambi gli atleti non si sono affatto risparmiati. All’ormai assodato Q.I. Fighting di Magny ha risposto un coriaceo Neal, che ha cercato per tutta la durata della contesa di accorciare la distanza. Troppo esperto però Magny che lo ha quasi sempre tenuto nel radar colpendo di rimessa e lavorando alla perfezione in uscita dalle fasi a parete o dalle situazioni di clinch. Una prova senza sbavature per “The Haitian Sensation” che gli ha permesso di aggiudicarsi il match con verdetto unanime. Voto 7.5 per Magny. 6 invece per Neal.

Nel co-main event Alex Morono stupisce il mondo costringendo al TKO al primo round Donald Cerrone. Un Morono aggressivo sin dalle prime battute del match con uno striking violento e sempre votato all’attacco. Una strategia che ha sorpreso il cowboy il quale, dopo aver subito una serie di colpi durissimi, è stato salvato dall’arbitro Marc Goddard che gli ha evitato una fine peggiore. Non ci sono dubbi: l’impresa della serata è sicuramente quella di Morono che torna a casa con una vittoria memorabile e con il nostro 9 in pagella. Non va oltre il 4 invece Cerrone, il quale ormai sembra sempre più essere avviato verso la fine della sua lunghissima carriera.

Match dopo match siamo arrivati con la nostra analisi al main event. Sin da subito la prima cosa evidente nella sfida fra Michelle Waterson e Marina Rodriguez è stata la differenza fisica. Un divario che la Waterson ha cercato di colmare con i suoi soliti velenosissimi calci. Cinque round svoltisi nell’ambito dell’eterna lotta fra tecnica e forza: più precisa e veloce Michelle Waterson, più pesante e pericolosa in ogni incrocio di colpi Marina Rodriguez. Un match in bilico fino alla fine che i giudici hanno deciso di assegnare con verdetto unanime alla Rodriguez. A riequilibrare il tutto ci pensano le nostre pagelle che attribuiscono un 7.5 a entrambe per l’intensità e l’agonismo che hanno saputo esprimere per 25 devastanti minuti.