Kamaru Usman: “Mi sono rotto la mano 3 settimane prima della rivincita con Colby Covington”

Kamaru Usman: “Mi sono rotto la mano 3 settimane prima della rivincita con Colby Covington”

26 Novembre 2021 0 Di Antonio Paleologo

A quanto pare Kamaru Usman, tre settimane prima del main event di UFC 268 al Madison square Garden di New York, si sarebbe rotto una mano. Lo ha raccontato lo stesso campione dei pesi welter UFC a “Full Send Podcast” aggiungendo di aver usato solo la mano sinistra per tutto il tempo del camp di preparazione al match.

“L’ho rotta prima dell’incontro”, ha detto Usman. “La maggior parte delle persone non lo sapeva. L’ho rotta 3 settimane prima e non l’ho mai più usata fino al giorno stesso dell’incontro. Non l’ho usata fino al backstage la mia mano destra e per le 3 settimane precedenti!”.

Appresa questa clamorosa rivelazione i giornalisti hanno chiesto al campione pesi welter UFC come si fosse rotto la mano, e lui ha affermato che se l’è rotta in uno sparring molto duro contro uno dei fighter più temibili e forti del roster UFC, cioè Justin Gaethje.

“L’ho rotta sulla testa di qualcuno”, ha detto Usman. “La testa di Justin Gaethje! Combattiamo insieme. Stesso allenatore, siamo compagni di allenamento, fratelli, due assassini nello stesso posto. A volte ha la meglio su di me, Justin è un selvaggio”.

L’entità dell’infortunio di Usman nel combattimento e le sue condizioni attuali sono sconosciute, poiché le sospensioni mediche di UFC 268 non sono state rese note. Tuttavia Usman ha vinto il suo secondo match contro Colby Covington per decisione unanime.

Usman aveva il match in pugno, e Colby sembrava spacciato nei primi round, poi si è ripreso in un incontro che è stato molto combattuto fino all’ultimo secondo. Kamaru attribuisce grande merito a Colby per aver superato la tempesta e aver continuato fino alla fine, tuttavia si chiede come sarebbe andata se la sua mano non fosse stata in quelle precarie condizioni.

“Non direi incazzato. Ero un po’ deluso [di non aver ottenuto il traguardo]”, ha concluso Usman – “È strano, sono stato là tutto il tempo e mi sono a malapena messo alla prova, pensavo di metterlo KO. Mi dicevo di essere molto meglio di lui che sarei riuscito a metterlo KO. Ma quello che ho realizzato è che non avevo utilizzato il mio destro nelle tre settimane precedenti al match. Ci vogliono i tempi giusti per trovare il grande colpo e io invece era 3 settimane e mezzo che non usavo la mia mano destra. Non avevo i tempi giusti, ma li stavo trovando con la sinistra. Lui comunque è un duro, ha dimostrato quanto è duro (Covington). È stato in grado di riprendersi molto rapidamente. Gli ho fatto fare la ‘Stanky Leg’ (gambe che perdono rigidità e provocano il barcollamento nda) un paio di volte, ma è stato in grado di riprendersi in fretta e finire il match senza essere finalizzato”.