UFC, Kamaru Usman racconta com’è iniziata la rivalità con Colby Covington

UFC, Kamaru Usman racconta com’è iniziata la rivalità con Colby Covington

3 Dicembre 2021 0 Di Riccardo Colella

UFC – Momento amarcord per Kamaru Usman che, durante un’ospitata al Full Send Podcast, ha ricordato un curioso incontro avvenuto anni fa in aeroporto, al ritorno da un evento UFC, col nemico di sempre Colby Covington. Partendo dal presupposto che, ormai, è impresa alquanto ardua per chiunque ricordare un periodo storico in cui i due non fossero rivali, The Nigerian Nightmare si è soffermato sulle origini della loro antipatia e su come quell’incontro lo abbia lasciato sbalordito e, in seguito, piuttosto indispettito.

“È una storia divertente. È stato Colby a iniziare tutta questa storia perché non stava ricevendo le attenzioni che sperava. Sì, stava vincendo, ma era un po’ noioso, con quegli occhietti lì…e anche un taccagno. A nessuno importava sul serio di quel ragazzo. Io invece mettevo in fila vittorie su vittorie e salivo nel ranking più rapidamente di lui. E così ha iniziato a comportarsi da “scemotto”. Ha iniziato a sparare merda su internet, coi tweet e roba del genere”.

Il campione dei pesi welter ha quindi continuato.

“Ho pensato: dannazione! Siamo due fighter appena arrivati in UFC, perché questo tizio ha problemi con me? E così siamo arrivati a pochissimo dallo scontro, senza pensare a dove eravamo. L’abbiamo visto, lì in aeroporto, con quello stupido cuscino per il collo e volevo saltargli addosso. Se avesse detto anche una sola parola delle sue, lo avrei massacrato proprio lì. Ma ad un tratto mi sono detto: Calma, siamo in un aeroporto e non voglio finire sulla lista dei no-fly. Perché se combini questi casini, in un aeroporto, è così che va a finire”.

Quello che è successo da quel momento in poi, ha letteralmente spiazzato Usman che, per sua stessa ammissione, non poteva credere ai suoi occhi. L’atteggiamento attaccabrighe e spavaldo di Covington sembrava essere sparito, facendo apparire il fighter nigeriano come il bullo della situazione.

“Quindi io sono lì che penso a come avvicinarmi per capire meglio cosa sia successo, facendogli comunque intendere che non sto scherzando, e il mio compagno di squadra continua a provocarlo. Allora mi avvicino e mi siedo di fronte e lui dicendogli: “Cosa c’è che non va amico?”. E glielo domando facendogli uno sguardo da vero duro”.

Ecco che la situazione prende quella una piega del tutto inaspettata, lasciando incredulo Usman.

“Lui è stato così gentile che davvero mi ha fatto sentire quasi un idiota! Sembrava quasi che io volessi fare il cattivo mentre lui era un agnellino. “Hey, amico, cosa c’è? Come stai? Nessun problema, è Qui è tutto ok”.

Usman, con una vocina gentile ed educata, imita l’atteggiamento di Covington in quel momento e poi prosegue nel suo racconto.

“Io ero davvero a un passo dall’entrare in azione ma poi mi sono sentito un coglione per quel che stava accadendo. Lui era gentilissimo, e allora gli ho detto: “Ok, va bene…ci vediamo più tardi. E me ne sono andato”.

Tutto è bene quel che finisce bene, diremmo noi. E invece no. Perché dove c’è Covington, non si getta mai acqua sul fuoco. E da quel momento la situazione avrebbe assunto i connotati del grottesco, arrivando a fare da anticamera all’ormai annosa rivalità tra i due fighter, conclusasi (almeno per ora), col main event di UFC 268, peraltro, match tra i più interessanti della storia dell’intera divisione. È un incredulo Kamaru Usman quello che prosegue nel suo racconto.

“La settimana seguente, quel coglione di Covington si connette e se ne esce con un: “la prossima volta che ti incontro all’aeroporto, ti spacco in due! Eri solo un verginello”. A quel punto mi sono detto: “Ok, con questo tizio qui dobbiamo risolverla nell’ottagono”.

È bene ricordare come Kamaru Usman sia uscito vincitore da entrambi i match contro Covington  e che il primo incontro tra i due, disputato nel corso di UFC 245, si sia aggiudicato il MMA News Fight of The Year. Soprattutto con la vittoria ottenuta il 6 novembre scorso, il fighter nigeriano ha aggiunto un’ulteriore tacca al suo record nelle MMA che ora segna un 20-1, a far piazza pulita di qualsivoglia polemica sulla sua solidità e validità.