UFC Vegas 47, le pagelle: Strickland vince e convince. Impressionante Rakhmonov!

UFC Vegas 47, le pagelle: Strickland vince e convince. Impressionante Rakhmonov!

6 Febbraio 2022 0 Di Giuseppe Albi

Altra Fight Night UFC in archivio. La prima di un mini ciclo no stop nei prossimi weekend.

Ad aprire la main card per UFC Vegas 47 sono stati Julian Erosa e Steven Peterson. Un match partito in sordina nel primo round e finito in crescendo nelle successive due riprese.

Vista la mole di colpi e il carattere sanguinolento della sfida era lecito aspettarsi una fine prima del limite ed invece il tutto si è risolto solo ai cartellini dei giudici che hanno visto prevalere Erosa per split decision.

Il bonus di Fight of the Night tuttavia parla da sé e ci suggerisce di dare un meritato 7.5 a entrambi.

Nel match successivo incrocio meno esplosivo rispetto a quello precedente, ma molto tecnico.

Bryan Battle e Tresean Gore si sarebbero dovuti affrontare in passato in occasione della finale dell’ultima edizione del TUF. Un infortunio di Gore però ha rimandato tutto fino ai giorni nostri contribuendo ad acuire l’astio fra i due.

Sfociata finalmente la rivalità nell’ottagono UFC ad avere la meglio è stato Battle che ha gestito l’incontro con grande intelligenza colpendo alla distanza e contenendo le sfuriate scriteriate di Gore.

Vittoria per decisione unanime e voto 6.5 per Battle. Voto 5 per un inconsistente Gore.

Nella terza sfida della serata spazio a Brendan Allen e Sam Alvey.

Una settimana di preavviso per Allen, subentrato nel match al posto dell’infortunato Phil Hawes. È comunque bastata al 26enne del Wisconsin per spegnere il sorriso di Alvey.

Dopo essere partito male nel primo round Allen ha mandato knockdown il suo avversario sul finire della ripresa con una combinazione fulminea. Un’azione che si è ripetuta anche nel secondo round quando Allen ha prima mandato al tappeto Alvey e poi lo ha finalizzato con una rear naked choke poco convenzionale effettuata senza ganci alle gambe.

Voto 7 per Allen, soprattutto per essere arrivato al match in grande condizione nonostante la short notice. Voto 2 per un Alvey alla settima sconfitta negli ultimi otto match.

Subito dopo è stata la volta dello Shavkat Rakhmonov show.

C’era molto attesa alla vigilia del match per vedere in azione questo fighter. L’imbattuto 27enne del Kazakistan ha confermato tutto l’hype che gira intorno al suo nome con una prestazione maiuscola contro Carlston Harris.

Nella sua vittoria prima del limite avvenuta nel round iniziale, Rakhmonov ha mostrato un livello altissimo nella lotta, nelle proiezioni (ha messo a segno uno spettacolare uchi-mata) e soprattutto nello striking con uno spinning kick letale che ha dato il via al ground and pound che chiuso l’incontro.

Voto 8 e tante aspettative per questo nuovo prospect dei pesi welter. Voto 3 per il malcapitato Harris.

Nel co-main event match al di sotto delle aspettative fra due giovani stelle come Nick Maximov e Punahele Soriano.

Ad avere la meglio ed a rimanere imbattuto è stato Maximov che si è imposto alla distanza per split decision.

Nel complesso tre round con poche emozioni dove Soriano è stato il fighter che ha piazzato i colpi più pesanti e Maximov invece quello ad avere maggiormente il controllo soprattutto nelle fasi di lotta.

Ci si aspettava decisamente molto di più. Voto 5 per entrambi.

Ritmi compassati anche nel main event fra Jack Hermansson e Sean Strickland. Una contesa nella quale è stata evidente la maggiore tecnica pugilistica di Strickland, il quale ha letteralmente portato a spasso il suo avversario per cinque round.

Con un uso sublime del jab sinistro e una capacità elusiva nello schivare o deviare i colpi per poi contrattaccare fra le migliori dell’intero roster UFC, Strickland ha dimostrato di essere davvero un contender da non sottovalutare nella divisione dei pesi medi.

Nulla da fare invece per Hermansson, assolutamente incapace di trovare una contromisura alla disarmante (e inconsueta) tranquillità del suo avversario.

Vittoria legittima e voto 8 per Strickland. Voto 3 per Hermansson. Voto 0 per Sal D’Amato che ha dato la vittoria ad Hermansson decretando una split decision.