UFC 272, le pagelle: Holland torna a sorridere. Covington e Dos Anjos vincono amministrando

UFC 272, le pagelle: Holland torna a sorridere. Covington e Dos Anjos vincono amministrando

6 Marzo 2022 0 Di Giuseppe Albi

La grande attesa per UFC 272 si è tramutata in gloriosa estasi alla T-Mobile Arena di Las Vegas.

I primi due ad andare in scena nella main card sono stati Sergey Spivak e Greg Hardy. Un incrocio nel quale era lecito aspettarsi una fine prima del limite. Fine che è arrivata puntuale nel primo round grazie a Spivac, il quale si è messo in luce con delle ottime proiezioni che gli hanno permesso poi di consolidare il tutto con un feroce ground and pound.

Voto 7 per il moldavo. Voto 3 per un letargico Hardy.

Nel match successivo è toccato a Kevin Holland e Alex Oliveira darsi battaglia.

Debutto nei welter col botto per Holland che, nel primo round, ha rischiato tantissimo in un paio di occasioni palesando le solite difficoltà nella lotta nonostante la categoria di peso inferiore.

Poi però nella seconda ripresa The Big Mouth è riuscito a trovare il bandolo della matassa piazzando un destro fulmineo seguito da un furioso ground and pound che ha mandato TKO Oliveira dopo appena 38 secondi.

Vittoria e voto 7 per Holland. Voto 6 nonostante la sconfitta per il coriaceo Oliveira.

Subito dopo occhi puntati su un matchup molto interessante come quello fra Edson Barboza e Bryce Mitchell.

Tre round con un copione che ha offerto tuttavia pochi spunti sul piano delle emozioni. Mitchell infatti ha limitato sin dai primi scambi lo striking sempre molto pericoloso di Barboza spostando la contesa a terra e controllando praticamente per tutto il match con un ground and pound molto attivo. Basti pensare che sono stati ben 182 i colpi scagliati dall’americano.

Una vittoria per decisione unanime senza possibilità d’appello che vale anche il nostro 7 in pagella per Mitchell. Questo stile può piacere o meno ma non si può negare che, al momento, sia assolutamente dominante.

Voto 4 invece per Barboza. Resta uno degli atleti più spettacolari mai visti nell’ottagono UFC, ma le sue lacune a terra sono troppo limitanti.

Nel co-main event sfida tutta brasiliana fra Rafael dos Anjos e Renato Moicano, con quest’ultimo arrivato in short notice dopo il forfait causa Covid-19 di Rafael Fiziev.

Il tutto si è risolto con una prova mostruosamente scientifica di Rafael dos Anjos che ha gradualmente fiaccato le resistenze del suo avversario con una tranquillità da autentico veterano.

Nei primi due round Moicano ha sofferto il grappling intelligente di dos Anjos. Nel terzo invece è andato vicino a capitolare dopo un high kick chirurgico seguito da una solida azione in ground and pound.

Una lezione durissima continuata anche nel quarto round, con un Moicano in grande difficoltà per i tanti colpi subiti e, soprattutto, per una vistosa tumefazione all’occhio sinistro. Da segnalare in questa occasione la grande condotta dell’arbitro Marc Goddard che ha più volte chiesto all’angolo di Moicano e al dottore dell’incontro la possibilità di interrompere il match.

Nonostante questo si è comunque andati avanti anche nel quinto round, ma il cuore di Moicano non è bastato. Ad aggiudicarsi la contesa per decisione unanime è stato infatti Rafael dos Anjos al quale assegniamo anche il nostro 7.5 in pagella.

Non ci sentiamo di dare meno di 6 invece alla tenuta stoica di Moicano che, a nostro avviso, si è aggiudicato incredibilmente l’ultimo round.

L’altalena di emozioni riscontrata per tutta la main card non ha trovato purtroppo il definitivo sfogo nel main event.

Fra Colby Covington e Jorge Masvidal non c’è stato infatti quel copione selvaggio che ci si aspettava alla vigilia. Un dogs fight dai toni comunque molto ruvidi, ma che non si è tramutato mai in qualcosa di veramente esplosivo.

Ampi meriti vanno a Covington, il quale ha saputo tenere a bada le sfuriate di Masvidal spostando con estrema puntualità l’asticella del match su un terreno a lui più congeniale come quello del wrestling.

Un gameplan risultato molto proficuo e che gli ha permesso di aggiudicarsi la sfida con verdetto unanime.

Voto 6.5 all’intelligenza tattica di Covington. Voto 4.5 all’inconsistenza di Masvidal.