Dana White sui crossover MMA/Boxe: “Sono spettacoli inutili”

I crossover fra i mondi del pugilato e delle mixed martial arts stanno diventando sempre più frequenti. Un’interazione che, in alcuni casi, ha generato molti profitti sia per gli atleti impegnati, sia per i promoter.

Nonostante questo c’è chi, come il presidente UFC Dana White, ha giudicato il tutto come inutile.

La UFC è stata una delle prime realtà ad organizzare tali tipi di spettacolo. La stessa idea che si cela dietro le MMA è proprio quella di mettere a confronto diversi stili di lotta.

Esordi preistorici a parte, in epoca più recente abbiamo assistito a dei veri e propri crossover. Come nel 2010 quando il pugile James Toney entrò nell’ottagono contro Randy Couture per un match di MMA, o nel 2017 quando Conor McGregor salì sul ring contro Floyd Mayweather.

In entrambi i casi i risultati sportivi non furono dei migliori, o almeno non furono all’altezza degli incassi stratosferici che hanno generato le due sfide, soprattutto quella multimilionaria fra Mayweather e McGregor.

Anche i recenti casi che hanno coinvolto i fratelli Paul non sembrano stuzzicare più di tanto l’interesse di Dana White che, profitto a parte, non riesce a vedere un senso a tutto ciò.

“Abbiamo già visto cosa succede in questi match – ha commentato il presidente UFC durante un’intervista con ESPN – Sappiamo cosa succede se un pugile entra nell’ottagono UFC e sappiamo cosa succede quando i combattenti UFC salgono su un ring di pugilato. È sciocco mettere in piedi questi spettacoli, specialmente quando si parla di gente come Canelo che è il migliore al mondo o del migliore di tutti i tempi come Mayweather. Sono match scontati e alcune volte ridicoli, soprattutto se in ballo non ci sono incassi adeguati”.

Dichiarazioni significative, soprattutto alla luce dei rumors che hanno coinvolto alcune stelle della UFC come Kamaru Usman e Francis Ngannou, i quali hanno espresso interesse verso ipotetici match di pugilato da disputare rispettivamente contro Canelo Alvarez e Tyson Fury.