Not Broken: Aljamain Sterling. Dalle violenze subite alla chance di diventare campione UFC

Not Broken: Aljamain Sterling. Dalle violenze subite alla chance di diventare campione UFC

7 Aprile 2022 0 Di Giuseppe Albi

Aljamain Sterling si appresta ad affrontare Petr Yan per la cintura dei pesi gallo UFC. Per molti sarebbe la sfida più importante della vita, oltre che quella più difficile. Non per Sterling che nel corso della sua infanzia, e poi della sua adolescenza, si è ritrovato di fronte avversari molto più spaventosi.

Ancora oggi, quando chiude gli occhi, i ricordi di Sterling sono offuscati principalmente da due fattori: il primo la povertà, il secondo la violenza che viveva quotidianamente in casa e che nulla aveva a che fare con le famiglie felici delle serie tv che amava guardare insieme alle sue sorelle.

Il padre era un mostro, nell’accezione più brutale del termine. Picchiava di continuo la madre e i figli acuendo quel sentimento di debolezza e inutilità che si prova quando si è già degli emarginati dal punto di vista sociale ed economico proprio come la famiglia Sterling. Arrivati dalla Jamaica per trasferirsi a Cortland, una città di nemmeno 20.000 abitanti nello stato di New York, i coniugi Sterling ben presto hanno dovuto scontrarsi con le difficoltà di inseguire il sogno americano. Questo influenzò soprattutto il signor Sterling che non tardò a scaricare le sue frustrazioni fra le mura di casa.

Botte, urla, incubi che si materializzavano tutti i giorni e che tormentavano la vita del giovane Aljamain. Finché un giorno un amico lo convinse a frequentare un corso di wrestling. Un incontro quasi fortuito che gli cambiò la vita. Allenamento dopo allenamento infatti Sterling si fortificò nello spirito e nel corpo e ben presto arrivarono anche i risultati. Diventò per ben due volte All American wrestler e a casa, con la sua presenza, cessò anche la violenza del padre.

Da lì in poi tutto andò in meglio e con il suo passaggio alle MMA arrivò la definitiva consacrazione come atleta. Esordì da professionista il 22 aprile 2011 e inanellò una serie di otto vittorie consecutive che gli spalancarono le porte della tanto sognata UFC. Dal suo approdo nella promotion di Dana White riuscì a mettere insieme un record di 11 vittorie e 3 sconfitte. La striscia di 5 successi consecutivi iniziata nel 2018 poi lo ha proiettato fino alla chance mondiale contro Petr Yan. Ma per l’uomo noto come “Funkmaster” per il suo modo di estroso combattere, la vittoria è un concetto che fa parte solo dello sport.

“Ero un ragazzo distrutto senza direzione – ha dichiarato più volte Sterling – Ho scoperto il wrestling e questo ha contribuito a cambiare il corso della mia vita. Oggi quando entro nell’ottagono mi sento libero. Libero da dubbi, libero dal mio passato. Che vinca o meno la cintura, mi sentirò sempre un vincitore”.

Ndr. UFC ha realizzato un cortometraggio sulla storia di redenzione di Sterling. Ve lo proponiamo qui di seguito.