UFC Vegas 53, le pagelle: Font vs Vera, un inno alle MMA

UFC Vegas 53, le pagelle: Font vs Vera, un inno alle MMA

1 Maggio 2022 0 Di Giuseppe Albi

Altra UFC Fight Night con pochi nomi altisonanti e nuovo spettacolo per tutti coloro che amano le mixed martial arts nella loro accezione più pura, quella totalmente incentrata sull’essenza di questa disciplina.

Sì, perché proprio come successo la scorsa settimana, anche questa volta si è dimostrato che, a rendere speciale un incontro, sono soprattutto i due interpreti all’interno dell’ottagono, a prescindere dal loro blasone.

Il primo match della main card ci ha offerto così subito una grande battaglia come quella fra Krzysztof Jotko e Gerald Meerschaert. Tre round duri ed equilibrati che hanno visto emergere Jokto grazie soprattutto ad una maggiore propensione offensiva nel primo e nel terzo round.

Nulla da fare invece per Meerschaert, nonostante una seconda ripresa condotta alla grande con il suo grappling asfissiante. Alla fine infatti è stato Jokto ad alzare le braccia al cielo e a trionfare con un verdetto di unanimous decision.

Voto 6.5 alla prova come al solito diligente del polacco. Voto invece 5.5 per Meerschaert.

Nella seconda sfida della Fight Night spazio a Darren Elkins e Tristan Connelly.

Un confronto duro e aperto dall’inizio alla fine, con intenti malevoli da parte di entrambi per tutta la durata della contesa.

A fare la differenza è stato il maggior controllo a terra da parte di Elkins (più di sei minuti nelle statistiche complessive). Un dominio in almeno due round su tre che ha convinto i giudici ad assegnargli la vittoria per decisione unanime.

Voto 6.5 per Elkins. Voto 5 per Connelly.

A metà della main card è toccato a Grant Dawson e Jared Gordon darsi battaglia nell’ottagono.

Sfida tutta dalla parte di Dawson nelle prime due riprese con tentativi di rear naked choke insistiti che non hanno tuttavia portato profitto.

Nella terza ripresa così a venire fuori alla distanza è stato Gordon che ha messo più volte in difficoltà il suo avversario. Con un lampo però Dawson è riuscito nuovamente a conquistare la schiena di Gordon e a chiuderlo (questa volta sì in maniera proficua) con una perfetta rear naked choke.

Vittoria per submission e voto 7 per Dawson. Voto 5 invece per Gordon.

Dopo tre match giunti fino al terzo round, nella quarta sfida è arrivato uno stop prima del limite.

L’artefice è stato Joanderson Brito, il quale si è abbattuto su Andre Fili con una tempesta di colpi devastante dopo soli quaranta secondi dall’inizio dell’incontro.

Una sequenza fulminea che gli è valsa una spettacolare vittoria per TKO e il nostro 7.5 in pagella. Voto 3 invece per Fili, il quale non ha avuto nemmeno il tempo di entrare mentalmente nella contesa.

Nel co-main event uno di fronte all’altro l’eterno Andrei Arlovski e Jake Collier.

Tre round rusticani e dai ritmi compassati dove non sono mancati tuttavia colpi pesanti e scambi a viso aperto.

Sangue a fiumi sul volto di entrambi alla fine del confronto e vittoria per split decision (fra le polemiche) per Arlovski.

Ancora una volta ci pensiamo noi a riequilibrare il tutto assegnando un 6.5 a entrambi.

Come dicevamo all’inizio della nostra analisi sono soprattutto i due interpreti a rendere speciale un match, a prescindere dal loro blasone.

Chito Vera e Rob Font sono due atleti sicuramente molto quotati all’interno della divisione dei pesi gallo. Entrambi vicini alle prime posizioni del ranking, ma non ancora presi seriamente in considerazione in un’ottica titolata.

Fino a questa notte probabilmente, perché la prova messa in scena da entrambi nel main event di UFC Fight Night 53 è sicuramente di quelle che possono cambiare le sorti di una carriera.

Soprattutto per Vera, il vincitore di una sfida bellissima che ha rappresentato a pieno tutto ciò che di bello è racchiuso in questa fantastica disciplina.

Primo round subito intenso e molto tecnico che ha dato il via allo spettacolo. Da lì in poi infatti è stata battaglia senza quartiere con i due che si sono scambiati più volte il timone della sfida.

Nel secondo round è stato Vera a chiudere meglio andando anche vicino alla finalizzazione prima del limite con un gancio sinistro che ha scosso Font e ad un successivo tentativo di ground and pound.

Nel terzo invece il protagonista per lunghi tratti è stato Font grazie ad una partenza sprint nella quale ha dimostrato non solo di essersi ripreso dalla tempesta del secondo round, ma anche di essere tremendamente pericoloso quando riesce a governare i giochi avviando le azioni con il suo solito uso magistrale del jab.

Poi però è arrivato ancora un lampo di Vera che, con una ginocchiata velenosa in chiusura di ripresa, ha spostato nuovamente l’ago della bilancia mettendo in difficoltà Font.

Un leit motiv che si è ripetuto anche nel quarto round con Vera a segno nuovamente con un knockdown.

Un’attitudine letale, quella dell’atleta dell’Ecuador, che ha fatto la differenza anche nell’ultima ripresa nonostante il maggiore volume di colpi da parte di un Font che ha terminato l’incontro con il viso pesantemente tumefatto.

Cinque round di fuoco che hanno visto prevalere per decisione unanime Marlon Vera che si merita anche un roboante 9 in pagella.

Voto alto – 7.5 – anche per Font. Ha perso, è vero, ma ancora una volta è uscito a testa alta.