UFC e taglio del peso: cosa succede al corpo quando si fa troppo weight cut?

UFC e taglio del peso: cosa succede al corpo quando si fa troppo weight cut?

31 Dicembre 2020 0 Di Ernesto Piane

UFC – La premiata serie di documentari Real Sports della HBO ha recentemente inquadrato i pericoli del taglio di peso estremo nelle MMA.

In primo piano era documentato l’estremo taglio del peso portato avanti dal lightweight Ramsey Nijem durante l’incontro PFL dell’ottobre 2019. Il veterano, pur di arrivare al peso, tagliò circa 13 kg in poco meno di 17 ore arrivando perfino a rasarsi i capelli a zero. Durante il processo accusò multiple sincopi e un profondo, indescrivibile malessere.

Il risultato? Quella notte subì una sconfitta in 52 secondi dal due volte campione PFL, Natan Schulte.

Ai microfoni Nijem dichiarò:

“Mi sto uccidendo. Mi sto letteralmente uccidendo cercando di fare il peso e quando arrivo al match, non me ne frega più nulla. Questo è il vero, terribile, combattimento: dentro l’ottagono in confronto è molto divertente. Odio il taglio del peso con tutto me stesso”.

Tuttavia non è affatto la prima volta che accadono simili eventi. Proprio in UFC durante il 2018 ci sono state due storie molto controverse su atleti sottoposti a tagli di peso pericolosi.

Il contendente dei pesi medi Uriah Hall è stato portato d’urgenza all’ospedale nel gennaio 2018 mentre cercava di ridurre il peso per il match contro l’ex campione UFC Vitor Belfort. Hall ha rivelato più tardi di aver creduto di morire mentre cercava di scendere al limite di 186-libbre richiesto per l’incontro.

Hall stava tentando di tagliare 18 libbre il giorno prima del suo incontro. Durante un’intervista ha rivelato:

“Mi dissero che sarei morto. Se avessi dovuto sopportare quello stress di nuovo, il mio corpo non si sarebbe ripreso”.

Da quando è avvenuto quell’incidente, Hall ha combattuto altre tre volte, comprese un paio di vittorie, senza mai più mancare il peso.

Un’altra combattente a rischiare grosso è stata l’ex campione dei flyweight UFC Nicco Montano. Al tempo fu seguita da un documentarista che fece un resoconto completo in vista del combattimento programmato contro Valentina Shevchenko nel settembre 2018.

Per diminuire velocemente di peso, Montano si rivolse allo UFC Performance Institute che in molte occasioni fornisce supporto agli atleti nella preparazione e nel taglio del peso. L’obiettivo era scendere a 125 libbre in vista della sua prima difesa del titolo.

Montano non ha mai raggiunto 125 libbre, ma è finita in ospedale a seguito del brutale taglio di peso. Alla fine è stata quindi costretta ad annullare il combattimento programmato con Shevchenko. Real Sports disse che i funzionari della UFC rifiutarono di commentare l’accaduto.

Cosa successe dopo? Ce lo ricordiamo benissimo:

Nicco Montano venne spogliata del titolo Flyweight.

Cerchiamo, per quanto ci è possibile, di dare una spiegazione scientifica sull’argomento:

L’opinione scientifica è ancora in dubbio su alcuni meccanismi fisiologici legati alla perdita di peso e sul loro ruolo nella performance dell’atleta. Tuttavia, tutti gli studi eseguiti negli ultimi anni concordano che il taglio di peso è una pratica che nasconde molti pericoli, i quali non devono essere sottovalutati in nessun modo.

Tra questi vi sono l’insufficienza renale e l’alterazione degli equilibri elettrolitici, turbe dell’apparato circolatorio e perfino l’infarto del miocardio. Il taglio del peso deve essere un evento graduale e calcolato nel dettaglio, portato avanti da professionisti del settore con una profonda conoscenza della fisiologia umana e dell’atleta stesso: ovvero esperti dietisti in stretta collaborazione con medici specializzati.

E voi che ne pensate al riguardo?