UFC, Teddy Atlas su Kamaru Usman: “Non credo che nella boxe sarebbe un vincente”
28 Dicembre 2021 0 Di Riccardo ColellaUFC – Che Kamaru Usman abbia mani pesanti non è un segreto per nessuno. I KO ottenuti contro Colby Covington, Gilberto Burns e Jorge Masvidal “hanno fatto tremare i pilastri della terra” (cit.) e il campione dei pesi welter UFC pare inarrestabile, inanellando un successo dietro l’atro. Con tre KO negli ultimi cinque match, infatti, Usman ha mostrato notevoli miglioramenti nello striking. La fiducia nei propri mezzi è cresciuta fino alle stelle (non che ce ne fosse bisogno…) e un intrigante pensiero ha iniziato a farsi largo nella sua testa.
In un periodo storico in cui abbiamo assistito ad improbabili esibizioni di boxe, non ultima quella di Jake Paul che ha mandato in letargo Tyron Woodley (che gli dèi del ring ci perdonino…), The Nigerian Nightmare la tocca piano e lancia la sfida a Canelo Alvarez, primo Campione Undisputed nella storia dei super-medi. La divertita risposta di Canelo al nigeriano ha suscitato comunque diverse attenzioni dagli addetti ai lavori, non ultima quella del leggendario allenatore di pugilato Teddy Atlas che ci ha tenuto a dire la sua in un’intervista a The Schmo. Atlas ha lodato le doti atletiche di Kamaru Usman e le sue capacità nelle MMA, mostrandosi tuttavia pessimista su di un eventuale match contro il messicano.
“Mi piace il suo modo di combattere nella gabbia. Ha un gran fisico, è molto forte ed è un pugile decente. Però sono convinto che il suo cavallo di battaglia lo mostri a terra, proprio grazie alla sua esperienza e fisicità. Ma se lo metti sul ring con un pugile normale, non un fenomeno, allora no. Non voglio offendere nessuno, sia chiaro, compresi i fan. Ma finché parliamo di pura boxe, assolutamente no…non sarebbe mai un vincente”.
Il coach ha quindi fatto un parallelismo col match che, nel 2018, vide opposto Conor McGregor a Floyd Mayweather, in uno dei più grandi money fight della storia. L’incontro, ricordiamolo, si chiuse per interruzione al decimo round con la vittoria di Mayweather.
“Ai punti McGregor era in vantaggio. Lo so che questa cosa vi farà ridere e strozzare col vostro stesso cibo ma io nel 2018 ero lì a bordo ring per ESPN, col grande Chael Sonnen. E vi dico che, dopo quattro round, Conor McGregor era in vantaggio. E c’è una ragione per tutto questo: lui stava sfruttando al meglio il suo allungo. È un mancino, la le braccia lunghe e rispondeva colpo sul colpo, proprio grazie alla portata del suo braccio. Poi ovviamente Mayweather ha fatto quello che sapeva fare meglio e fine dei giochi”.
Al netto di tutto e detto inter nos, grandissimo atleta Usman, e fenomenale pugile Alvarez. Ma per pietà, la speranza è che ognuno “resti nel suo” e che ci evitino un’ennesima esibizione priva di qualsivoglia interesse, credibilità e soprattutto utilità.
Condividi:
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Altro
Info sull'autore
Giornalista ed infimo quanto discontinuo praticante di bjj, pugilato e muay thai. Scrivo di cinema e sport da combattimento quando non ascolto vinili. Il 23 settembre è uscito il mio libro "Professione Fenomeni".