UFC, Miesha Tate scende nei pesi mosca e punta Valentina Shevchenko

UFC, Miesha Tate scende nei pesi mosca e punta Valentina Shevchenko

4 Febbraio 2022 0 Di Riccardo Colella

Mai banale Miesha Tate. Dopo aver annunciato la sua decisione di scendere nei pesi mosca, categoria nella quale troverà Lauren Murphy a darle il benvenuto, nel match inizialmente previsto per UFC 273 e poi spostato ad UFC Fight Night 209 del prossimo 14 maggio, l’ex campionessa dei pesi gallo spiega i motivi che l’hanno spinta ad optare per questa scelta. Innanzitutto è bene ricordare come, al momento del suo esordio come professionista, avvenuto nel lontano 2007, la situazione che si prospettava alle atlete di MMA fosse piuttosto diversa da quella attuale, più confusionaria, nonché decisamente meno regolamentata.

Come la maggior parte delle sue colleghe, Miesha Tate combatteva al limite delle 135 libbre. Nella categoria, ebbe modo di ritagliarsi un ruolo di grande importanza, conquistando il titolo di campionessa contro Holly Holm ad UFC 196 del 5 marzo 2016 e dando vita ad una delle più importanti rivalità femminili, assieme alla super campionessa di allora, Ronda Rousey.

In un recente intervento al The MMA Hour di MMA Fighting, però, Cupcake ha sottolineato come in realtà abbia sempre considerato il limite delle 125 libbre più consono alla propria preparazione, aggiungendo che se tale categoria fosse esistita all’epoca del suo esordio, è lì che avrebbe scelto di gareggiare.

“Ho deciso di scendere a 125 libbre e vi dirò anche il perché: ho sempre pensato che quella delle 135 libbre fosse la mia classe di peso, perché non ho mai avuto modo di poterne scegliere un’altra. Quando sono entrata in Strikeforce esistevano solo due classi: 135 e 145 lbs. Quando ho esordito in UFC solo una, quella a quota 135, così mi sono concentrata su quella. Ma quando hanno introdotto la categoria delle 125 libbre, ero talmente concentrata sull’altra che non me ne sono resa conto. Ero focalizzata sulla rincorsa al titolo e la rivalità con Ronda, anche se poi la cintura l’ho vinta contro Holly Holm. Col passare del tempo e man mano che lo sport si è evoluto, mi è capitato molto raramente di avere un vantaggio nella portata. Non ho quasi mai avuto un vantaggio nell’altezza”.

Miesha Tate ha quindi sottolineato come perdere peso non sia mai una cosa piacevole, senza dimenticare, però, che diverse atlete hanno trovato la loro strada dopo essere scese di categoria. A supporto della sua tesi, Cupcake ha portato l’esempio di Valentina Shevchenko.

“Ho iniziato a pensare a come Jose Aldo e ai suoi passaggi di categoria. Lo stesso Cejudo era campione in due classi di peso differenti. Oppure pensate a Valentina Shevchenko. Lei è stata una grande combattente nelle 135 lbs ma non è mai stata un’atleta dominante. Questa cosa l’ho osservata un sacco di volte e credo che potrebbe essere la scelta migliore per me. Penso di poter sfruttare dei vantaggi fisici in quella classe di peso, come non potrei averne attualmente. Non dico che ci sia una grossa discrepanza di forza tra le due categorie ma sicuramente sarebbe meglio, per me, affrontare avversarie strutturate con 10 libbre di meno, piuttosto che queste giganti che devo affronta a 135”.

Dal suo ritorno in attività, Miesha Tate ha sempre sostenuto di voler puntare al titolo, salvo poi vacillare dopo la sconfitta incassata contro Ketlen Vieira a novembre del 2021. Non che sia stata una disfatta, questo va detto. Ma lo svantaggio fisico, a detta della stessa Tate, ha giocato un ruolo fondamentale. Da qui la decisione di passare ai pesi mosca.

“Lei aveva una portata maggiore ed è stato un qualcosa che sicuramente aveva considerato. Non credo sia stata questione di forza. Non penso che sia stata una lotta impari ed anzi, ripensandoci, mi prenderei a calci per non essere stata più aggressiva e per non aver sfruttato meglio il mio wrestling. Ma quella sconfitta non c’entra. È solo una scelta che credo possa portarmi più facilmente a diventare campionessa. Inoltre, credo di essere ancora un po’ indietro per ottenere una chance titolata con Juliana Peña”.

Ecco quindi che Miesha Tate ha fatto il nome del suo reale obiettivo.

“Sto già puntando Valentina Shevchenko. A prescindere da chi dovessi affrontare in quella classe di peso, è ovvio che alla fine dei giochi, l’avversaria da battere sarebbe lei. E non c’è nulla di male nel dirlo. Lo ripeto: credo fermamente che scendere nelle 125 libbre sia la cosa migliore per me e la mia carriera. Molte atlete che l’hanno fatto, hanno ricominciato a brillare in questo modo. E penso proprio che Valentina Shevchenko sarebbe l’avversaria ideale per uno scenario del genere”.

Ora con tutta la buona volontà del mondo, chi scrive è un fan sfegatato della Shevchenko e, tutto sommato, apprezza anche in buona parte Miesha Tate. Se consideriamo che Bullet ha praticamente demolito ogni avversaria che le sia capitata davanti negli ultimi tempi (non che prima non lo avesse fatto…ma ci vorrebbe del tempo per parlare delle débâcle patite contro Amanda Nuñes, giuste o sbagliate che fossero), la scelta della Tate potrebbe apparire alquanto azzardata. Per il momento, quel che possiamo fare è aspettare di vedere nuovamente Cupcake nell’ottagono il prossimo maggio. E chissà che quella notte, davanti alla tv, non ci si anche Valentina Shevchenko.