Bellator, Follia Baby Slice: “Wilder? Con Kimbo non avrebbe avuto chance”
19 Marzo 2020 0 Di Riccardo ColellaLa saggezza popolare raramente sbaglia. Ed è per questo che, se prendiamo come esempio una foto pubblicata giorni fa sul profilo Instagram di Kevin Ferguson Jr. (a.k.a. “Baby Slice”), il detto “con i se e con i ma, l’arte non si fa” è quanto mai azzeccato. Soprattutto nel pugilato, dove l’ultima parola spetta sempre al ring.
Nella tanto chiacchierata foto che ha smosso non pochi opinionisti e appassionati, campeggiavano l’ex campione del mondo dei pesi massimi WBC, Deontay Wilder, e il padre di Kevin Ferguson jr., Quel Kimbo Slice che con la sua prematura scomparsa, ha sconvolto tutto il mondo delle MMA, assieme alla didascalia: “if they gave prime Kimbo Slice 6-8 months to train for Deontay Wilder and get use to real boxing rules. Who do you think would win?” (se Kimbo Slice avesse avuto 6/8 mesi per allenarsi seriamente e avesse sfidato Wilder in un match con vere regole di boxe, chi pensate avrebbe vinto?).
Apriti cielo: da un lato gli haters seriali di un Wilder mai troppo amato dal pubblico per via del suo “sbracciare”, poco tecnico ed elegante ma di straordinaria potenza; dall’altra gli scatenati supporter di Kimbo, follemente innamorati del combattente venuto dalla strada.
“Sono convinto che Kimbo non avrebbe affatto sfigurato. Wilder non porta una gran quantità di pugni” ha osservato il giovane Ferguson. “Si limita al classico uno-due. Certo, se ti colpisce può diventare un problema, ma credo davvero che se mio padre si fosse allenato seriamente, con un vero allenatore intendo, allora avrebbe avuto buone possibilità. Anzi, lo avrebbe messo sicuramente KO”.
“Mio padre era come me, suppongo di aver preso da lui. Lui non amava molto allenarsi. Lui non si allenava affatto per i suoi match. Non correva, non lavorava sul cardio, non si allenava affatto. L’unica cosa su cui lavorava, era il sollevamento pesi. Ed è arrivato fin lì, solamente facendo affidamento su quel che madre natura gli aveva donato. La potenza dei suoi pugni. Pensate cosa avrebbe fatto se solo si fosse allenato con costanza. Sarebbe stata tutta un’altra storia, sia nella boxe che nelle MMA. Puoi scommetterci. Anzi, sarei disposto a scommetterci io stesso”.
Kevin Ferguson Jr, AKA Baby Slice
Realisticamente Kimbo Slice non ha mai raggiunto le vette dei ranking delle promotion di MMA. Ma è innegabile l’apporto che abbia fornito, alla diffusione di questo sport.
“Mio padre ha fatto davvero molto per questo sport. Adesso ci troviamo la bareknuckle che sta avendo sempre più seguito. Ma mio padre è stato tra i primi. Lui era uno duro…uno che veniva dalla strada per davvero”.
Ha chiosato Baby Slice
Deontay lo conosciamo tutti: grandissimo mancino, pesantissimo trash-talking, grandissimi mezzi atletici, non eccelso in quelli tecnici. Il personaggio di Kimbo, ha invece dalla sua, una di quelle vite da farci un film. Tanto da renderlo quasi una figura leggendaria. Partito dagli incontri semi-clandestini da strada e poi approdato prima in UFC e poi in Bellator, ci lascia prematuramente nel 2016, all’età di 42 anni.
Certo è che tenere testa per 12 riprese a una medaglia di bronzo olimpica, ed ex campione del mondo dei pesi massimi WBC, con un record di 42 Vittorie (di cui 41 per KO) su 44 incontri totali, e con un sinistro tra i più potenti mai visti, tanto da essere paragonato a Joe Louis, non sarebbe stata impresa facile, neppure per uno con delle mani pesanti come Kimbo.
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Info sull'autore
Giornalista ed infimo quanto discontinuo praticante di bjj, pugilato e muay thai. Scrivo di cinema e sport da combattimento quando non ascolto vinili. Il 23 settembre è uscito il mio libro "Professione Fenomeni".