UFC, Darren Till conferma i rapporti con presunto cartello della droga: “Siamo amici, e allora?”

UFC, Darren Till conferma i rapporti con presunto cartello della droga: “Siamo amici, e allora?”

27 Marzo 2020 0 Di Redazione

UFC – La vita di un fighter non è mai semplice, soprattutto se questa è caratterizzata da un passato burrascoso. Capita spesso quindi di imbattersi in storie che sembrano fare da corredo al più classico dei cliché del “figther bad boy”, ma che rappresentano invece il più delle volte la realtà. Darren Till ne è l’esempio lampante.

Nella sua ascesa ai vertici della UFC si cela un percorso fatto di scelte sbagliate e compagnie poco raccomandabili. Nel 2012, durante una rissa scoppiata ad una festa, viene pugnalato per due volte alla schiena mentre affronta un gruppo numeroso. I colpi inferti sfiorano l’aorta per un solo millimetro e Darren si salva miracolosamente. L’accaduto lo lascia talmente scosso che decide di trasferirsi in Brasile, lontano dalle cattive compagnie di Liverpool. Si prefigge di rimanerci solo per sei mesi: tornerà tre anni dopo con una moglie e un figlia.

I fantasmi del passato però, come si sa, non sono facili da cancellare. E così Till negli anni è salito più volte sull’altare delle cronache non solo per i suoi risultati sportivi. Nelle ultime ore c’è un caso in particolare che sta destando diverse polemiche. Il fulcro della storia è una foto pubblicata su Instagram nella quale sono ritratti Till, Mohamed Bin Mansoor Al Arayedh e Daniel Kinahan.

Arayedh è l’ambasciatore del Bahrain per MTK Global, la società di gestione che rappresenta diversi atleti, fra i quali anche Till in UFC.

Kinahan invece, secondo diversi rapporti, è il presunto leader di un cartello della droga.

L’immagine di Till e Kinahan è diventata in poco tempo virale ed è stata riportata da diversi tabloid britannici. In risposta a tutto il clamore mediatico Till non si è scomposto ed ha pubblicato una dichiarazione nella quale ha ammesso senza timori la sua amicizia con Kinahan.

Sì, sono amico di Daniel Kinahan e allora? Non ho mai nascosto la nostra amicizia, non vedo perché dovrei farlo. E’ un uomo che mi ha dato consigli preziosi, come un vero amico, uno dei migliori che abbia mai incontrato nella mia vita professionale. Sono stato amico di Dan per molti anni prima ancora di entrare in MTK Global, non capisco perché si presume automaticamente che che le due cose siano collegate. Ci sono migliaia di persone che muoiono in tutto il mondo in questo momento, persone che perdono il lavoro e lottano per mantenere un tetto sopra la testa o portare il cibo in tavola. Queste che notizie sono invece? I giornalisti che mi stanno molestando in questo momento per una dichiarazione o per scrivere bugie, si chiedano piuttosto come stanno davvero contribuendo nel dare la giusta informazione al mondo. Non commenterò più questa merda, invece mi concentrerò su cose più importanti! Vale a dire proteggere i miei cari! #TheSunLie #Slander #Rats.

Darren Till sull’amicizia con Daniel Kinahan

Dichiarazioni di Till a parte, le indagini parlano chiare. Christy Kinahan, padre di Daniel Kinahan, è il presunto fondatore del cartello Kinahan. Da quanto si apprende dai principali tabloid il cartello è il più grande dell’Irlanda ed è attivo in tutto il Regno Unito, in Europa, nell’Africa settentrionale e in Oceania. Daniel Kinahan sarebbe proprio il responsabile delle operazioni quotidiane del cartello e vivrebbe a Dubai da quando è sopravvissuto a un sospetto tentativo di omicidio al Regency Hotel di Dublino nel febbraio 2016.

Articolo a cura di Giuseppe Albi