UFC, Garbrandt annuncia: “Scendo nei mosca”. Cejudo pronto ad accoglierlo

UFC, Garbrandt annuncia: “Scendo nei mosca”. Cejudo pronto ad accoglierlo

5 Aprile 2020 1 Di Redazione

La quarantena ha portato consiglio a Cody Garbrandt (11-3). L’ex campione UFC dei pesi gallo ha infatti deciso quale sarà il suo futuro: scendere nei mosca.

Prima di poter scendere nel limite delle 125 libre (57 kg), il fighter statunitense dovrebbe comunque affrontare Raphael Assunção (27-7) come programmato. Il match era nella card di UFC on ESPN 8 che avrebbe dovuto svolgersi lo scorso 28 marzo. A causa della pandemia da coronavirus, tuttavia, l’evento è stata annullato.

In un’intervista a ESPN, “No Love” ha annunciato i piani per il futuro.

Per prima cosa voglio concentrarmi sul match con Raphael. Dopo che avrò vinto penserò alla nuova categoria di peso.

RIMANERE A GALLA – La carriera di Garbrandt sembrava decisamente in ascesa quando batté per decisione unanime Dominick Cruz (22-2) strappandogli il titolo dei gallo. Quello che sembrava poter essere uno dei regni più duraturi, è durato però un battito di ciglia. Nella prima difesa del titolo, la cintura è infatti finita alla vita di TJ Dillashaw (16-4), che ha vinto alla maniera forte: TKO (pugni) alla seconda ripresa. C’è stata anche la rivincita, che però ha avuto lo stesso esito. Anzi, anche peggio visto che è arrivato a 4:17 della prima ripresa.

La musica, ahi lui, è rimasta la stessa anche nel match di rientro. Tornato nell’ottagono a UFC 235 contro Pedro Munhoz (18-4), anche qui “No Love” ha dovuto soccombere ai colpi dell’avversario finendo nuovamente KO, alla prima ripresa per la seconda volta. Cody allora ha ben pensato di migrare verso i mosca. E qui c’è già qualcuno pronto a dargli il benvenuto. Quel qualcuno risponde al nome di Henry Cejudo (15-2). “The Messenger”, prossimo avversario di Jose Aldo (28-6) a UFC 250, è stato privato del titolo dei mosca a causa dell’inattività, ha accolto così Garbrandt : “Anche i pesi mosca sono di mia proprietà! Cody, non hai nessun posto dove nasconderti”.

Un caloroso benvenuto, non c’è che dire.

Articolo a cura di Roberto Gentili