UFC: i 10 migliori momenti del 2020 (fino ad ora, ovviamente)
13 Aprile 2020 3 Di Giuseppe AlbiGli eventi UFC sono fermi fino a data da destinarsi. In attesa che lo spettacolo riprenda abbiamo deciso di stilare la classifica delle 10 vittorie più significative di questa prima parte del 2020.
Sono trascorsi solo tre mesi di attività, è vero, ma le emozioni non sono certo mancate.
10) Drew Dober distrugge Nasrat Haqparast
18 gennaio 2020. Partire da sfavoriti non è mai una condizione piacevole. Spesso però, come nelle migliori sceneggiature, l’underdog mette tutti a tacere ribaltando i pronostici. E’ quanto successo a Drew Dober grazie allo spettacolare ko inferto a Nasrat Haqparast dopo poco più di un minuto dall’inizio dell’incontro. Un trionfo importante che lo ha portato a 5 vittorie negli ultimi 6 match e lo ha reso così una mina vagante nella categoria dei pesi leggeri.
9) Diego Ferreira costringe Anthony Pettis alla sua prima sconfitta in carriera per sottomissione
Stessa data: 18 gennaio 2020. Stessa categoria: quella dei pesi leggeri. Alla ripresa un altro nome da tenere d’occhio è sicuramente quello di Diego Ferreira che, secondo i piani UFC, dovrebbe combattere proprio contro Dober il prossimo 2 maggio. Sottomettere Anthony Pettis non è assolutamente uno scherzo, ma il brasiliano ci è riuscito stupendo tutti. Quattro anni fa fallì il definitivo salto di qualità uscendo sconfitto in sequenza contro atleti più quotati come Beneil Dariush e Dustin Poirier. La rear naked choke messa a referto contro Pettis gli ha spianato ora la strada per una nuova occasione.
8) Megan Anderson mostra tutta la sua potenza contro Norma Dumont
29 febbraio 2020. Megan Anderson affonda Norma Dumont Viana con un diretto destro terrificante. Un’esecuzione in piena regola che ha acceso la spia rossa alla voce “title shot”. Per fisicità e forza la Anderson potrebbe impensierire Amanda Nunes? Forse è ancora troppo presto per parlarne. Nella lista della campionessa infatti c’è prima Felicia Spencer che, tra l’altro, è stata proprio l’ultima a battere Megan Anderson. L’australiana però ha sicuramente tutte le carte in regola per diventare una top contender nel prossimo futuro.
7) The “Suga Show”
7 marzo 2020. Uno degli atleti più elettrizzanti torna nella gabbia a distanza di due anni e ci regala momenti di puro godimento. Solita fantasia imbarazzante nelle combinazioni e quel ko (head kick + tempesta di pugni) ai danni di José Quinonez che ha dimostrato al mondo il perché Sean “Sugar” O’Malley sia considerato uno dei migliori prospetti delle mixed martial arts.
6) Gilbert Burns si abbatte su Demian Maia
14 marzo 2020. “Durinho” di nome e di fatto. Conosciuto soprattutto per il suo jiu jitsu stellare, Gilbert Burns ha rivelato a noi comuni mortali che le sue mani possono somministrare veleno attraverso le sottomissioni, ma anche se serrate in un pugno. Chiedere per conferma a Demian Maia, fermato prima del limite dal gancio sinistro al plutonio del brasiliano a distanza di dieci anni dall’ultima volta (ndr. l’ultimo a mandarlo al tappeto era stato Nate Marquardt nel 2009). Ora, con cinque vittorie consecutive, sarà dura tenere Burns lontano da una sfida per il titolo dei pesi welter.
5) Deiveson Figueiredo campione senza medaglia
29 febbraio 2020. Match fra contender nella categoria dei flyweight. Deiveson Figueiredo si è aggiudicato la sfida con Joseph Benavidez ma non è riuscito a portarsi a casa il titolo poiché ha fallito il peso. Il brasiliano non è il campione, ma quella notte ha dimostrato comunque di essere uno dei migliori.
4) Charles Oliveira sottomette Kevin Lee
14 marzo 2020. Alla vigilia era considerato uno dei match più difficili da pronosticare. Charles “Do Bronx” l’ha risolta alla sua maniera nel terzo round con una ghigliottina che ha costretto Lee alla resa. Per Oliveira è stata la settima vittoria consecutiva e questo significa solo una cosa: uno dei lottatori più sottovalutati nella categoria dei pesi leggeri sta scrivendo finalmente il suo nome nei piani alti.
3) Beneil Dariush ridimensiona Drakkar Klose
7 marzo 2020. Siamo arrivati al gradino più basso del podio. Da una parte Beneil Dariush, dall’altra Drakkar Klose. Tutti e due sono considerati da tempo dei grandi talenti che aspettano la definitiva consacrazione. Non c’è modo migliore dunque che metterli a confronto per decidere chi può continuare la scalata. Ad emergere è stato Dariush con un overhand al secondo round che ha spento la luce a Klose e messo a tacere tutti quelli che lo hanno sempre considerato un fighter bravo solo nella lotta.
2) Jan Blachowicz batte Corey Anderson ed emerge come top contender
15 febbraio 2020. Al primo impatto considerare Jan Blachowicz un serio contendente al titolo dei pesi massimi leggeri sembrerebbe un’eresia. Eppure il polacco si è conquistato questo diritto a suon di vittorie importanti. Luke Rockhold, Jacaré Souza e, in ultimo, Corey Anderson. Un ko devastante con tanto di sfida lanciata pubblicamente a Jon Jones che assisteva al match dalle tribune. Con “Bones” fuori dai giochi per un po’ a causa dei suoi recenti guai giudiziari, Jan Blachowicz entra prepotentemente nella corsa al titolo insieme a Thiago Santos e Domenick Reyes.
1) The King is back
18 gennaio 2020. Chi se non lui. Conor McGregor torna nell’ottagono più famoso del mondo a distanza di due anni dalla cocente sconfitta con Khabib Nurmagomedov e dimostra a tutti di avere ancora il killer instinct. Nel TKO inferto a Donald Cerrone c’è tutto il suo stile di lottatore fantasioso e tremendamente efficace. Un concerto di astuzia, velocità e precisione che ha scatenato tutti i suoi fan. The Notorious è tornato a prendersi la scena? Solo il futuro potrà dircelo.
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Info sull'autore
35 anni, Responsabile editoriale di TuttoMMA. La scrittura e gli sport da combattimento sono arti sublimi. Poter fondere entrambe è la mia più grande passione.
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La prima posizione chiede vendetta a Dio
[…] che entusiasmi i tifosi – le parole riportate da BJPenn.com –. Ho avuto contatti con Donald Cerrone e anche con Anthony Pettis. Sono mtch che vorrei si […]
[…] alla Nunes anche la Ansaroff ha avvertito gli stessi sintomi. Una situazione che ha creato grande allarmismo […]