Bellator, Stefano Paternò: “In UFC sbagliano. Sottovalutano i fighter italiani…”

Bellator, Stefano Paternò: “In UFC sbagliano. Sottovalutano i fighter italiani…”

16 Aprile 2020 2 Di Riccardo Colella

Stefano Paternò (13-3-1) è uno dei talenti più cristallini che l’Italia delle MMA possa attualmente vantare. Atleta della MMA Atletica Boxe sotto la guida del maestro Garcia Amadori – e già campione dei pesi Welter in Cage Warriors ai danni di un demolito Mehrdad Janzemini – il fighter meneghino è attualmente sotto contratto con Bellator MMA. Proprio in virtù degli importanti risultati ottenuti, c’è stato un momento in cui Stefano era parso davvero vicino al passaggio in UFC, salvo poi veder sfumare tutto per motivi tuttora incomprensibili.

Intervenuto in diretta sul profilo instagram di Alex Dandi, ha voluto quindi togliersi qualche sassolino dalla scarpa, anche in relazione a quel mancato passaggio alla corte di Dana White. Imbeccato dalla classica domanda: “Per quale motivo non ti hanno voluto?”, Stefano ha analizzato la propria situazione con la massima sincerità.

“Intanto vorrei conoscere i parametri con cui decidono chi prendere e chi non…perché conoscendo quelli, posso dire in cosa hanno sbagliato. Anche per me è inspiegabile, perché secondo me, visti tanti altri fighter che sono stati presi, posso dire che avrei avuto tutte le carte in regola per poter essere chiamato. Anche più di altri. Non voglio fare tutto il riepilogo ma di fatto: ex UFC… McKenzie battuto al primo round per stop medico e TKO; McGuire…anche lui KO. Poi titolo per Cage Warriors anche lì al primo round per KO. Arrivati a quel punto lì secondo me era abbastanza logico…”.

Realisticamente non è la prima volta che il modus operandi di UFC, soprattutto in relazione alla scelta dei nuovi nomi su cui puntare, crea non poche perplessità tra gli addetti ai lavori. Se pensiamo alla nutrita schiera di talenti attualmente presenti in Europa e a maggior ragione nella divisione dei pesi welter, i dubbi del fighter italiano paiono più che legittimi. Discorso inverso invece per Bellator che pare decisa a spingere sulla valorizzazione dei fighter europei, sia dal punto di vista economico che professionale.

“Ma oltre che a livello europeo soprattutto a livello italiano. Perché c’è poca attenzione. Forse a livello europeo hanno attenzione verso l’Inghilterra e poco altro… In Bellator invece hanno fatto le loro valutazioni di mercato, hanno visto che c’è una “falla” da parte di UFC in Europa e quindi spingono molto su quel punto”.