Renzo Gracie massacrato per aver citato l’SS Himmler… nel 2012, dopo le scuse

Renzo Gracie massacrato per aver citato l’SS Himmler… nel 2012, dopo le scuse

4 Luglio 2020 0 Di Giuseppe Albi

UFC – Il mondo dei social è un terreno minato dove è facile far deflagrare una bomba.

Tutto quello che è nel web rimane come una macchia indelebile e spesso una frase o un concetto espresso male possono creare un polverone di polemiche davvero difficile da placare, soprattutto se si è dei personaggi pubblici.

E’ quanto successo per esempio a Renzo Gracie, ex stella del Pride nonché pioniere delle MMA, finito sotto l’occhio del ciclone dopo che un suo tweet del 2012 dove veniva citato un pensiero della SS nazista Heinrich Himmler è tornato clamorosamente alla ribalta.

Il messaggio, per stessa ammissione di Renzo, doveva essere un inno all’onore e alla lealtà ed è stato scritto senza sapere chi fosse l’interprete della citazione. Un errore che la leggenda del jiu jitsu attribuì alla sua ignoranza.

Nulla di male (o quasi). Renzo Gracie uscì da quella storia leggermente ridimensionato ma non distrutto del tutto. A distanza di otto anni però quel tweet è riemerso nuovamente e Renzo ci è ricascato. Anzi, questa volta ha commesso un devastante scivolone nei confronti del popolo francese!

Nel testo Gracie si rivolge ad un utente francese che lo rimproverava per la citazione nazista dichiarando che non è da ritenersi lui il colpevole se la vecchia generazione transalpina si è lasciata conquistare senza combattere ai tempi della seconda guerra mondiale. Non contento ha attaccato anche l’attuale gestione politica attribuendo al carattere soft dei francesi la scelta di farsi guidare da Macron.

Come si può immaginare la discussione ha fatto il giro del mondo. Gracie nelle ore successive ha cercato di rimediare chiedendo scusa per il primo tweet (quello con la citazione nazista) ma non lo ha fatto invece nei confronti del popolo francese.

Una spaccatura netta che ha sancito, forse definitivamente, la fine dell’amore dei tifosi francesi per l’asso brasiliano. Una caduta di stile che probabilmente, con un po’ più di attenzione, si poteva sicuramente evitare.