UFC 251: it’s over José, contro Petr Yan l’ultima umiliazione per il Re di Rio

UFC 251: it’s over José, contro Petr Yan l’ultima umiliazione per il Re di Rio

12 Luglio 2020 3 Di Redazione

UFC 251 – Noi non siamo nessuno per poter sparare sentenze. Ma stiamo per farlo.

Chi vi scrive è un mero praticante, ex dilettante, caporedattore di un gran bel sito (siamo autoreferenziali, che ci volete fare) con la polemica facile. E, ultimo ma non per importanza, un grande appassionato – seppur postumo – del José Aldo del WEC, quello che distruggeva gli Urijah Faber di turno a suon di low kick, e della UFC pre-McGregor.

Adesso: passi il concedergli una title shot immeritata, su capriccio di un Henry Cejudo che voleva – checché se ne dica – un avversario come piaceva a lui, passi la presunta vittoria su un Marlon Moraes che da gran signore qual è ha incassato il colpo… ma l’epilogo del match contro Petr Yan ce lo aspettavamo tutti. Non prendiamoci in giro.

Chi non se lo aspettava è sicuramente un sognatore, oppure non ha visto i match più recenti di ambedue i fighter. Chi vi scrive non è affatto un fan del russo, ma è evidente come uno striking così esplosivo ed un ground game fatto di posizioni quasi impossibili da sovvertire per scatenare il proprio ground and pound possano rappresentare una bestia nera per tutti i title contender, con Yan destinato – sulla base di ciò che abbiamo visto nell’ultimo anno – a restare campione per tanto, tanto tempo.

Petr Yan, a UFC 251, ha dimostrato di poter essere un avversario complicatissimo anche per un Aljamain Sterling, un Cody Garbrandt, un Cory Sandhagen di turno. Quale speranza, con tutto il rispetto che si deve ad una leggenda come lui e probabilmente futuro Hall of Famer, poteva avere un Aldo che ha perso l’esplosività dei tempi migliori? Un Aldo che negli ultimi 7 incontri è stato capace di agguantare solo due vittorie, venendo spesso finalizzato prima del limite?

Per cui, siamo certi che quando leggerete questo pezzo sarete discordi, vi lancerete in commenti arditi sul “Rispetto della leggenda, entrateci voi in gabbia con la sua esperienza e blablabla”. Non ci interessa, non vi risponderemo. Anzi, non vi risponderò. Questo è un pezzo di opinione, sì, ma suffragato da fatti. Perché Aldo ha 33 anni, è relativamente giovane per quanto riguarda l’età media dei fighter che proprio a quel punto raggiungono la maturazione massima, ma non è il suo caso. Lui era al top già a 20 anni, per dire. Però basta così: è stata davvero tosta, abbiamo sofferto davvero tanto (fan e non) a vedere José Aldo così mal ridotto a UFC 251, nonostante un buon secondo round e un volume di colpi discreto.

Non vogliamo e non voglio convincervi della tesi di questo articolo, e per questo troverete qui sotto un interrogativo: ecco i ranking pesi gallo, diteci uno – che sia uno – nome dei top 15 che José Aldo potrebbe agevolmente sconfiggere. E poi diteci se abbiamo tratto conclusioni troppo ardite.