UFC: quando Nate Diaz era pronto a picchiare tutto il team avversario al TUF (VIDEO)

UFC: quando Nate Diaz era pronto a picchiare tutto il team avversario al TUF (VIDEO)

27 Luglio 2020 0 Di Redazione

UFC – Se il futuro di The Ultimate Fighter appare piuttosto incerto, il passato del reality targato UFC è costellato di momenti leggendari: come dimenticare la rissa tra Wanderlei Silva e Chael Sonnen, all’epoca nemico pubblico n.1 in Brasile? Potremmo anche menzionare i metodi poco ortodossi utilizzati da Diego Sanchez per perdere peso. Come dimenticare poi il match tra Forrest Griffin e Stephan Bonnar che salvò la UFC, all’epoca in gravi difficoltà economiche?

Tra le stagioni di maggior successo va sicuramente annoverata la numero 5. La competizione vide impegnati sedici pesi leggeri divisi in due squadre capitanate da Jens Pulver e BJ Penn. Gray Maynard, Matt Wiman, il super hardcore Joe Lauzon e il non proprio hardcore Andy Wang sono solo alcuni dei nomi usciti dall’edizione 2007. Ma se si condivide un qualsiasi spazio con Nate Diaz, è probabile che sia il californiano ad uscirne con i riflettori addosso.

Chiedete a Rob Emerson, che durante il secondo episodio ebbe la malaugurata idea di prendere di mira Diaz e il team Pulver lasciando scritte offensive sui muri della casa mentre Diaz e compagni erano ad allenarsi. Quello che doveva essere uno scherzo innocente rischiò di sfociare in una maxi rissa al ritorno del team Pulver. Chi avrebbe mai detto che gli aspiranti fighter della UFC potessero essere così permalosi?

Diaz si tolse la maglia, pronto a risolvere la situazione con la diplomazia tipica delle strade di Stockton, mentre Brandon Melendez si scontrò con Emerson a muso duro. Nel frattempo, l’altro futuro finalista Manny Gamburyan iniziava a mostrare segnali di surriscaldamento. Gamburyan minacciò addirittura di lasciare lo show prima di venire a più miti consigli con l’aiuto di Corey Hill.

Qui sotto trovate la civile discussione tra gentiluomini in versione completa.

Matt Wiman lo definì “A sad day for humans”. Forse siamo alieni.