UFC, Khabib: “Batto Gaethje e poi tocca a GSP. Lui è il prossimo della lista!”

UFC, Khabib: “Batto Gaethje e poi tocca a GSP. Lui è il prossimo della lista!”

16 Agosto 2020 1 Di Riccardo Colella

UFC – Con la scomparsa di Abdulmanap Nurmagomedov per le complicanze derivanti da Covid-19, Khabib ha attraversato un momento davvero difficile; probabilmente il più difficile della sua vita. Il rapporto che legava il campione dei pesi leggeri UFC al padre, andava ben oltre quello classico tra padre e figlio: poiché, per Khabib, Abdulmanap era genitore, amico, confidente, allenatore e guida spirituale.

A confermarlo, è stato lo stesso daghestano che, in una recente intervista tradotta dal russo e riportata da MMAJunkie.com, dichiara addirittura di aver pensato di abbandonare le MMA.

“Ho riflettuto molto dopo la morte di mio padre e non nego di aver pensato al ritiro. Ma ora tutto è passato. Presto avrò 32 anni ma sono già un veterano di questo sport. Sono in UFC da più di 8 anni e tutto quello che voglio, al momento, è combattere. Non voglio starmene con le mani in mano e combattere mi aiuta a distrarmi”.

La testa di The Eagle è attualmente rivolta, per quanto possibile, a UFC 254 del 24 Ottobre prossimo: evento in cui il fighter daghestano (28-0 in carriera e 12-0 in UFC) affronterà l’attuale campione ad-interim dei pesi leggeri Justin Gaethje (5-2 in UFC) per l’unificazione della cintura. Come è logico aspettarsi, però, anche da uno schiacciasassi come Khabib, l’ombra della prematura dipartita del padre aleggia ancora nei suoi pensieri.

“Penso molto a lui, è ovvio. La cosa mi tormenta… ma forse questi sentimenti e questo stato d’animo mi spingeranno a un nuovo livello… mi renderanno più forte!”.

Khabib, però, non è tipo da piangersi troppo addosso e proprio il match contro Gathje rappresenta un valido stimolo per continuare a combattere. Se ciò non fosse sufficiente, c’è un altro pensiero che è da sempre vivo e vegeto nella mente del daghestano. Un desiderio che da tempo arde e consuma le sue voglie. E quel desiderio, porta il nome di Georges St-Pierre.

“Questo era il match dei sogni di mio padre e lo è anche per me” Ha ammesso il campione. “Il tempo stringe e il prossimo anno GSP compirà 40 anni… dovrà decidere se continuare a combattere o no”.

Khabib si è quindi mostrato più che entusiasta di affrontare l’ex campione dei pesi welter e medi, nel caso quest’ultimo si rendesse disponibile a combattere nuovamente. Nella testa di Nurmagomedov, il match avrebbe la precedenza su qualsiasi altro incontro UFC dovesse presentargli, compresa un’eventuale rivincita con Conor McGregor o al tanto agognato match con Tony Ferguson.

“Se dovesse tornare in UFC e St-Pierre accettasse di sfidarmi, io di certo non mi tirerei indietro. Sarei pronto a combattere. L’ultima sua sconfitta risale al 2007 e io ho iniziato nel 2008. Praticamente siamo entrambi imbattuti da 25 anni totali… Non penso che UFC possa realizzare un altro match del genere nell’immediato futuro. Di sicuro non nei prossimi 10 anni. È Georges St-Pierre il prossimo! In caso contrario, lascia pure che Conor picchi Poirier o che Tony lo batta… e allora li affronterò”.

E Dana White? Lui sorride sornione, attende e osserva. Ma UFC sembra tutt’altro che restia ad organizzare un match tra i due e si è detta pronta a intavolare una trattativa con “Rush” (20-2 in UFC), una volta passato UFC 254.

“Se batto Gaethje, poi ad Aprile potrei affrontare GSP. UFC mi ha detto che faranno del loro meglio per arrivare alla firma del contratto!”.

Ciò che invece Khabib pare non voglia più discutere, è l’eventualità di un match contro Floyd Mayweather, nonostante l’idea non sia del tutto tramontata. A far leva sulla realizzazione dell’incontro, è l’enorme indotto economico che lo show porterebbe.

“Vogliono ancora che affronti Mayweather, nonostante io sia legato ad UFC. Gli organizzatori sarebbero disposti a sborsare una gran quantità di soldi e a pagare tutte le penali del caso. Ma io ho un contratto con UFC e intendo rispettarlo e questo è più importante di tutto, anche dei soldi”.