La Top 10 dei nickname più famosi e originali nella storia delle MMA

La Top 10 dei nickname più famosi e originali nella storia delle MMA

30 Settembre 2020 1 Di Giuseppe Albi

MMA – Il nickname (o soprannome, in italiano) rappresenta il segno distintivo di una persona. Non solo lo distingue dalla massa, ma lo accompagna – spesso per tutta la vita – come un marchio indelebile che a volte diventa quasi più importante del nome reale.

In famiglia, a scuola, sul lavoro, o fra amici. Tutti conoscono la nostra onomastica anagrafica, eppure è usuale che qualcuno ci attribuisca un nomignolo.

Le motivazioni sono le più disparate. A volte sono da ricondurre a particolarità fisiche, altre volte a comportamenti. Sta di fatto che ogni categoria non è esente da questa ritualità, fighter compresi. Anzi, nel mondo degli sport da combattimento il nickname è quasi d’obbligo e, in alcuni casi, diventa tutt’uno con il nome.

Abbiamo deciso così di raccogliere i 10 migliori nickname nella storia delle MMA. La classifica si basa sull’originalità e sulla celebrità del soprannome. Siete pronti? E allora iniziamo

10) FEDOR “THE LAST EMPEROR” EMELIANENKO

L’ultimo imperatore. E non ci potrebbero essere altri termini per racchiudere l’unicità di questo lottatore. Il suo dominio quando era all’apice della carriera è stato disarmante, così come la sua aura di fighter insuperabile. L’ultimo imperatore di una stirpe di guerrieri russi d’altri tempi.

9) KAZUSHI “THE GRACIE HUNTER” SAKURABA

Il cacciatore di Gracie. Dal 1999 al 2000, nel giro di un anno, Sakuraba batté nell’ordine Royler Gracie, Royce Gracie, Renzo Gracie e Ryan Gracie diventando a pieno titolo l’incubo della più influente famiglia del Jiu Jitsu mondiale. Un soprannome (e una minaccia allo stesso tempo) per un atleta unico di cui vi abbiamo raccontato le gesta in passato. Se vi siete persi l’articolo cliccate QUI.

8) ANDERSON “THE SPIDER” SILVA

Si dice che il ragno sia uno degli animali più intelligenti sulla terra. Dotato di una conformità fisica particolare che gli permette di colpire le sue prede in tanti modi. E’ solito anche intrappolarle nella sua tela per finirle a poco a poco. Sì, non ci sono dubbi, se lo rapportiamo al mondo delle MMA stiamo parlando proprio di Anderson Silva!

7) ANTHONY “SHOWTIME” PETTIS

Se le MMA sono anche uno show, Anthony Pettis ne è uno degli interpreti più spettacolari. Il fighter di Milwaukee ha ricercato per tutta la sua carriera di vincere, e regalare allo stesso tempo anche momenti emozionanti. Ci è riuscito grazie ai suoi colpi mai casuali e ai suoi calci… da autentico visionario!

6) CRISTIANE “CYBORG” JUSTINO

Alzi la mano chiunque abbia mai chiamato Cristiane Justino con il suo vero nome. Siamo sicuri che le mani alzate siano pochissime e d’altronde non potrebbe essere altrimenti. Come si narrava a inizio articolo infatti spesso il nickname finisce col sostituire il nome originale e, nel caso di Cris Cyborg, abbiamo l’esempio lampante. In realtà la Justino deve il suo soprannome all’ex marito Evangelista Santos detto appunto Cyborg. Se, come spesso accade, la moglie prende il cognome del partner, la sempre sobria Cristiane ha pensato bene invece di prendere il suo soprannome. Una decisione comunque azzeccata e che ha saputo portare avanti con grande credibilità grazie al suo stile di combattimento glaciale e quasi inumano.

5) CHUCK “THE ICEMAN” LIDDELL

E a proposito di glacialità. Chuck Liddell entra di diritto nella nostra classifica con il suo celebre nickname: “The Iceman”. Freddo e impertubabile davanti a qualsiasi avversario. Dotato di pugni pesantissimi che gelavano le resistenze anche dei più duri. Non ci sono dubbi: il ghiaccio era proprio l’elemento caratteristico di uno dei campioni più significativi della storia UFC come Chuck Liddell.

4) QUINTON “RAMPAGE” JACKSON

Per “Rampage” si intende una furia praticamente animalesca. Se chiudete per un attimo gli occhi e ripercorrete nella vostra mente le gesta di Quinton Jackson vi accorgerete che non c’è termine migliore che possa accompagnare il suo nome. Rampage Jackson infatti triturava letteralmente i suoi avversari, li proiettava al suolo con una violenza inaudita e poi li mandava nel mondo dei sogni a colpi di ground and pound. Una furia in piena regola a tratti incontrollabile come quando Dana White ebbe la malsana idea di inserirlo come coach all’Ultimate Fighter. Beh, questi furono i risultati…

3) MIRKO “CROCOP” FILIPOVIC

Ricordate? I soprannomi possono riguardare l’aspetto fisico, i comportamenti e… anche un lavoro! Mirko Filipovic oltre ad essere uno degli uomini più pericolosi del pianeta era anche un poliziotto noto per il suo servizio presso l’unità di antiterrorismo Lučko. Da lì il soprannome di Crocop (poliziotto croato) che, per assonanza e conformità fisica, poteva ricordare anche Robocop, il super poliziotto metà uomo e metà robot. Un paragone più che calzate per Mirko Filipovic.

2) RONALDO “JACARE” SOUZA

Ci risiamo. Alzi la mano chi abbia mai chiamato Ronaldo Souza solo col suo nome e cognome. Il termine Jacaré infatti è entrato nell’iconografia come l’unico modo con cui chiamare questo incredibile atleta. Considerato da molti come uno dei più grandi lottatori di Jiu Jitsu di tutti i tempi, a Jacaré è stato affibiato questo nickname per il suo modo di combattere. Forte, aggressivo e letale al suolo. Jacaré non solo entra nella gabbia mimando un alligatore, ma si comporta anche come tale con i suoi avversari.

1) JUNG “THE KOREAN ZOMBIE” CHAN SUNG

Al primo posto abbiamo deciso di mettere lui, The Korean Zombie, perché forse rappresenta il nickname più emblematico e allo stesso tempo iconico di tutti. Per accorgersene basta pensare alle sensazioni che si devono provare quando si tempesta di colpi un avversario e questo continua imperterrito a venire avanti come se niente fosse. Quello che succede in sostanza ogni volta che qualsiasi uomo incontra questo ragazzo koreano classe 1987 saltato alle cronache per essere uno degli incassatori più tremendi della storia delle MMA.

Jung Chan Sung sanguina, barcolla, subisce danni, ma il suo spirito di guerriero lo spinge sempre a continuare incassando a volte anche pesanti ko come successo nel 2013 con José Aldo o di recente con Yair Rodriguez. The Korean Zombie però ha dalla sua anche una notevole capacità tecnica che gli permette di mettere a segno autentici capolavori sia nello striking, sia nelle submission. Uno Zombie sì dunque, ma niente a che vedere con quelli stupidi e impacciati dei film. Jung Chan Sung è infatti il prototipo del lottatore che unisce cuore e tecnica ed è anche per questo che si è preso con merito il nostro primo posto.

Menzioni d’onore:

“The Prodigy” BJ Penn, Mauricio “Shogun” Rua, Carlos “The Natural Born Killer” Condit, Stephan “The American Psycho” Bonnar, Bas “El Guapo” Rutten, Takanori “The Fireball Kid” Gomi, Roy “Big Country” Nelson, Jason “Mayhem” Miller, Ryan “Darth” Bader, Lyoto “The Dragon” Machida, Antonio Rodrigo “Minotauro” Nogueira, Randy “The Natural” Couture, Diego “The Nightmare” Sanchez, Ronda “Rowdy” Rousey, Paul “Semtex” Daley, Tony “El Cucuy” Ferguson, Eric “Butterbean” Esch, Conor “The Notorious” McGregor, George “Street Jesus – Gamebred” Masvidal, Khabib “The Eagle” Nurmagomedov, Justin “The Highlight” Gaethje”, Kamaru “The Nigerian Nightmare” Usman, Marvin “The Italian Dream” Vettori, Alessio “Legionarius” Sakara, Gibert “Durinho” Burns, Stephen “Wonderboy” Thompson, Georges “Rush” St.Pierre, Demetrious “Mighty Mouse” Johnson, Antonio “Big Foot” Silva.