UFC, Adesanya a Costa: “Ti ho fatto il tea bag perché te lo sei meritato”

UFC, Adesanya a Costa: “Ti ho fatto il tea bag perché te lo sei meritato”

15 Ottobre 2020 0 Di Redazione

UFC – Il rinnovato campione dei pesi medi Israel Adesanya ha voluto dare una spiegazione a quello che è successo dopo la vittoria contro Paulo Costa. Egli ha puntato l’attenzione su una presunta omofobia del brasiliano come motivo della sua accalorata reazione.

È vero che The Last Stylebender ha portato a casa una delle migliori vittorie per TKO della sua carriera quando ha finito Paulo Costa nel main event di UFC 253, tuttavia quello di cui si è parlato non sono stati i colpi o il gesto tecnico, ma ciò che è successo subito dopo.

Non appena l’arbitro ha fermato il match, con Paulo Costa a terra “montato” dal campione nigeriano, Adesanya preso dall’esuberanza, si è avvicinato all’angolo di Borrachinha e ha comunicato letteralmente al coach Eric Albarracin l’intenzione di voler eiaculare sopra tutti loro.

Sì, avete letto bene. 

Chiaramente la scena ha suscitato scalpore, sia per la serie di colpi pelvici inflitti da Stylebender, sia per le parole pronunciate ai coach dell’avversario appena “cavalcato”. Molti fan, media e fighter, hanno considerato questi gesti un tantino eccessivi.

A dare una spiegazione a tutto ciò però, è lo stesso Adesanya in un’intervista a Damon Martin di MMAFighting.com:

“Onestamente non me ne frega proprio niente di quello che stanno dicendo. In quel momento non ci ho nemmeno pensato, non lo avevo pianificato. Ci stava, è come quando giochi a Call of Duty e sciogli qualcuno con un headshot, poi vai là sul cadavere e premi su e giù, gli fai il tea bag, questo era il senso”.

Nell’ambito videoludico, fare il tea bag è una sorta di umiliazione, è come prendere lo scalpo, consacrare la vittoria e farne un trofeo. Si tratta di posizionarsi sopra l’avversario appena ucciso, piegandosi e rialzandosi velocemente, simulando un appoggiare i genitali sopra il nemico ormai steso.

Ma il campione nigeriano dà anche una spiegazione socio-freudiana del fatto:

“In realtà questa è omofobia. La gente si arrabbia, si chiede perché si fanno queste cose, che non si è uomini se si trolla qualcuno in questo modo. È perché si sentono loro stessi inadeguati, in sostanza mettono in discussione la loro sessualità”.

Quella portata avanti da Adesanya è effettivamente un’interessante teoria, sebbene in generale la clip “dell’ingroppata” non sia stata così apprezzata dalla community delle MMA. Il famoso commentatore Dan Hardy l’ha definita “volgare” e il povero Paulo Costa si è letteralmente infuriato quando successivamente ha rivisto la scena ripresa dalle telecamere.

Dal canto suo, il campione dei medi considera il gesto come parte del fight game, e se Borrachinha voleva realmente che non succedesse questo, avrebbe dovuto essere più rispettoso sin dall’inizio.

Queste sono le sue parole:

“Il ragazzo [Paulo Costa] ha sparato me**da su di me prima del match, mi ha insultato in diversi modi. Si aspettava che fossi delicato? Non sono uno str**zo, ma se tu lo fai con me, ti restituisco di tutto”.

Dietro al colorito battibecco, c’è comunque da menzionare il fatto che Israel Adesanya, attraverso un direct message su Instagram, si è voluto accertare delle condizioni della gamba di Paulo Costa dopo il match. Nonostante le buone intenzioni, il lottatore brasiliano sembrava comunque ancora vagamente turbato.

E voi come lo avete recepito questo gesto? Ha ragione Adesanya a considerarlo parte del fight game o vi sembra in ogni caso offensivo?