Vita da Cowboy: la storia di Donald Cerrone
7 Maggio 2021 0 Di RedazioneCon l’avvicinarsi della Fight Night UFC dell’8 Maggio a Las Vegas, ripercorriamo insieme le tappe fondamentali della vita e della carriera di uno dei protagonisti più attesi.
- GLI INIZI
Donald Cerrone nasce a Columbus il 29 Marzo 1983. Di chiare origini italiane come rivela il suo cognome, passa gran parte dell’infanzia a Denver dove sogna sin da piccolo di possedere un ranch con dei cavalli. Da quella sua passione, poi diventata reale da adulto, nasce il soprannome “cowboy”.
Dopo un’adolescenza travagliata durante la quale gli verrà diagnosticato anche un disturbo da deficit di attenzione e iperattività, viene introdotto da un amico al mondo delle arti marziali all’età di 20 anni. In quel periodo si appassiona in particolare alle discipline del Taekwondo e della Kickboxing. In quest’ultima in particolare ottiene i primi risultati accumulando nella sua carriera da dilettante 13 successi consecutivi. Successivamente passa alla Muay Thai dove diventa campione statunitense e campione nella promotion “Dominio Warrior” nel 2006.
- IL SUO APPRODO NELLE MMA
I successi ottenuti nella Muay Thai lo spingono a provare una disciplina in pesante ascesa in quegli anni: le MMA. Dopo un inizio di carriera convincente con un record di 7 vittorie e nessuna sconfitta approda al WEC (World Extreme Cagefighting), dove dal 2007 al 2010 ottiene per 3 volte la possibilità di conquistare il titolo dei pesi leggeri, uscendo però sconfitto in tutte e 3 le occasioni. La prima contro Jamie Varner (sconfitta ai punti), le successive avvenute entrambe per mano di Benson Henderson (ai punti e per sottomissione).
- UFC
Dopo l’acquisizione della WEC da parte di UFC nel 2010, Cerrone esordisce con una vittoria il 5 Febbraio 2011 contro Paul Kelly. Infilerà poi una serie di 4 vittorie consecutive fino alla sconfitta subita per mano di Nate Diaz. Durante la sua carriera decennale in UFC “Cowboy” Cerrone diventerà uno dei fighter più attivi e longevi dell’intero roster.
Nel 2013, contro Evan Dunham, vince per la prima volta il premio di “Submission of the Night”. Nel 2014 sconfigge Adriano Martins e nello stesso anno sconfigge il numero 7 del ranking Jim Miller. Una vittoria, quest’ultima, che gli fa ottenere per la prima volta anche il premio di “Performance of the Night”.
Nel 2015, sconfitto il numero 8 del ranking Myles Jury, Cerrone viene chiamato, a distanza di sole due settimane dal match, per sostituire Eddie Alvarez contro Benson Hernderson. Una sfida nella quale Cerrone riesce finalmente ad ottenere il riscatto dopo le mancate occasioni di vincere il titolo dei pesi leggeri WEC. Il cowboy infatti sconfigge Henderson ai punti e lancia definitivamente la sua carriera.
Dopo un’altra vittoria spettacolare ottenuta contro John Makdessi, nello stesso anno infatti il Cowboy ottiene la possibilità di conquistare il titolo UFC dei pesi leggeri contro Rafael Dos Anjos, ma non riesce nell’impresa venendo sconfitto per TKO al primo round.
Nel 2016, a UFC 202, esce vittorioso da un match contro Rick Story ottenendo nuovamente il riconoscimento di “Performance of the Night”. Il 10 novembre 2018, dopo la vittoria contro Mike Perry, Cerrone infrange il record di successi in UFC (21). Un vero e proprio stacanovista dell’ottagono che, match dopo match, è arrivato fino ai giorni nostri incontrando sulla sua strada alcuni dei più forti atleti UFC della storia come Jorge Masvidal, Leon Edwards, Conor McGregor, Tony Ferguson e Justin Gaethje (giusto per citarne qualcuno).
- IL PROSSIMO MATCH
Ora per lui si prospetta una nuova sfida all’orizzonte contro Alex Morono. Cerrone arriva all’incontro con una serie di 4 sconfitte consecutive avvenute per mano di Tony Ferguson (stop medico), Justin Gaethje (KO), Conor McGregor (KO) e Anthony Pettis (ai punti, decisione unanime).
L’ultimo match disputato il 19 Settembre 2020 contro Niko Price terminato in pareggio è stato tramutato in un “no contest” a causa della positività del suo avversario alla marijuana.
Sabato notte Cerrone sarà chiamato a superare ancora i suoi limiti contro un avversario più giovane e affamato. Vedremo se il veterano riuscirà ad interrompere, grazie alla sua grande esperienza, la serie di sconfitte maturate nell’ultimo periodo e continuare così la sua gloriosa carriera.
Articolo realizzato da Edoardo Gori
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