Alessio Di Chirico in esclusiva a TuttoMMA: “Tornerò a far emozionare gli italiani”

Alessio Di Chirico in esclusiva a TuttoMMA: “Tornerò a far emozionare gli italiani”

30 Dicembre 2021 0 Di Giuseppe Albi

Resilienza, riscossa, perseveranza. Secondo chi si occupa di statistiche sono questi alcuni dei termini più usati dagli italiani negli ultimi due anni. Tutti valori che se si dovessero trasferire nel metaverso delle MMA potremmo affiancare senza ombra di dubbio ad un nome in particolare: Alessio Di Chirico.

Sì, perché se c’è davvero un fighter che rispecchia a pieno la forza di voler andare avanti sempre contro tutte le avversità quello è proprio “Manzo”.

A sancirlo sono i suoi ultimi due anni vissuti letteralmente su un’altalena di emozioni. Gioie, dolori, sfortune e tanto orgoglio. Un mix tremendamente familiare nel quale ogni italiano non può che riconoscersi.

Mi onora sentire questo – ci ha raccontato in esclusiva Alessio Di Chirico – È sempre stata la mia missione rappresentare tutta l’Italia. Veniamo da un periodo davvero difficile. Ogni tanto si pensa di esserne arrivati a capo, poi però si ricade nuovamente. A pensarci bene è un po’ come succede nella vita. Non possiamo che prendere atto di tutto questo e cercare di reagire. Una cosa che dico sempre è che se la vita fosse facile si chiamerebbe paradiso. Per questo penso che ogni cosa abbia il suo tempo e il nostro obiettivo deve essere quello di spingerci avanti con forza giorno dopo giorno, senza cercare di andare a vedere quante pagine mancano per finire il libro, ma bensì affrontando tutto con i tempi giusti e superando una difficoltà alla volta. Penso che questo sia l’unico modo per emergere da ogni problema e vivere nella maniera migliore possibile”.

Un pensiero che Alessio Di Chirico ha applicato per tutta la sua carriera. Il percorso che lo ha visto arrivare alla gloria è stato lungo e ricco di sacrifici. Anche il suo cammino in UFC non è stato affatto semplice ed è stato contraddistinto da episodi negativi che non gli hanno permesso di esprimere sempre tutto il suo potenziale al 100%. L’ultimo in ordine di tempo è stato un infortunio al ginocchio che lo ha costretto ai box lo scorso novembre.

Spesso da fuori si vede solo il lato più evidente delle cose. Nel caso di noi fighters ovviamente quello che tutti guardano è il match. Dietro però ci sono tutta una serie di fattori che molti non sanno e che ci accompagnano ogni giorno. Purtroppo mi portavo dietro questo problema al ginocchio da ormai due anni. Anche durante la preparazione per il match contro Alhassan c’erano state alcune avvisaglie e si sospettavano delle lesioni. Però con il potenziamento muscolare eravamo riusciti a contenere il tutto. In quest’ultima preparazione invece il menisco è risultato definitivamente compromesso e abbiamo deciso così di intervenire chirurgicamente. Purtroppo dagli esami è emerso che anche il crociato era ormai andato e quindi sono stato costretto a questo stop più lungo del previsto. Fortunatamente l’operazione è andata bene. Il recupero procede nel migliore dei modi grazie anche a tutto lo staff medico che mi sta seguendo con grande professionalità. Siamo soddisfatti di come stanno andando le cose e ora il mio obiettivo è quello di tornare al più presto al 100%”.

Nei momenti in cui si è fermi i pensieri di un fighter volano inevitabilmente a quanto fatto nella gabbia. Il molti si soffermano sui KO e sulle vittorie. Altri riversano sui social proclami e pensieri filosofici. Di Chirico invece è sempre stato lontano da tutto questo e, da perfezionista qual è, ha sempre messo al primo posto le sconfitte come stimolo per migliorarsi.

Quando chiudo gli occhi ripenso spesso ai match che più mi hanno fatto arrabbiare. Fra questi sicuramente c’è quello contro Zak Cummings. Stava andando tutto bene e poi è arrivato quel calcio maledetto all’ultimo secondo che ha cambiato il risultato. Anche quando ripenso alla sfida con Kevin Holland il rammarico è tanto. In quell’occasione probabilmente la decisione dei giudici è stata ancor più pesante e mi ha penalizzato parecchio. Poi sicuramente l’ultima sconfitta con Alhassan è una ferita che ancora brucia. Una disattenzione che mi è costata cara e che nessuno di noi si aspettava. A pensarci bene tutte le sconfitte mi fanno rodere parecchio. Potrei stare qui a raccontare del KO che ho messo a segno contro Buckley o delle vittorie ottenute contro fighters forti come Marquez e Bamgbose, ma la verità è che non mi sono mai goduto nulla. Non c’è stata una vittoria che mi ha lasciato veramente contento. Forse è un limite mio, ma penso sempre che si può fare meglio. A livelli altissimi come in UFC a fare la differenza sono spesso i dettagli. Il mio compito è quello di lavorare al massimo per non lasciare nulla al caso”.

E a proposito di livello eccelso, la categoria dei pesi medi dove combatte Di Chirico è proprio una delle più competitive in UFC. Una schiera di talenti che contribuisce ad aumentare la concorrenza.

Nei pesi medi i nomi sono tanti e se ne aggiungono sempre di nuovi. Per esempio penso che la narrativa di un Alex Pereira futuro sfidante del campione Israel Adesanya sia più che fondata. È una possibilità concreta se Pereira ovviamente dovesse continuare a vincere. Per il resto sono molto contento di quello che ha fatto Marvin Vettori. Ha avuto un cammino incredibile e spero possa fare bene anche il prossimo anno. Quella dei medi è davvero una delle categorie più difficili in UFC e per lo stesso motivo è anche una delle più affascinanti. In ogni match può succedere di tutto e lo vediamo costantemente. Per esempio il pluricampione del mondo di jiu jitsu Rodolfo Vieira è stato sottomesso da Anthony Hernandez. Sembra un fatto sconcertante, ma non è così se si vive questo sport dall’interno e si è toccato con mano quanto il livello sia alto contro qualsiasi avversario. Anche al vertice non c’è nulla di scritto. Adesso vedremo se Adesanya riuscirà a mantenere il titolo nella rivincita con Whittaker, ma potrebbe nuovamente cambiare tutto in poco tempo. Ci sono infatti tanti fighters che possono venire fuori ed io spero di essere fra quelli. Per come sono fatto combatterei contro chiunque in ogni momento. Più gli avversari sono forti e più vorrei combatterci. Se mi dovessero chiedere di battermi per esempio con Adesanya lo farei subito. Anzi, vi svelo un piccolo retroscena, anni fa quando lui era agli esordi dovevamo affrontarci, poi però tutto sfumò. Non so come sarebbe andata a finire. Oggi sicuramente è un fighter diverso, è cresciuto tanto, ma un’idea su come approcciare un match contro di lui ce l’avrei. Punterei sicuramente sui low kick e sui blitz improvvisi. Sono due aspetti che in alcune occasioni ha sofferto molto. Poi cercherei di sfruttare anche i takedown. Questo sul piano teorico, ovviamente tutti sappiamo quanto sia forte. Quando si entra in quella gabbia però nulla è da escludere e spero un giorno di poterlo affrontare veramente. Significherebbe aver raggiunto la vetta”.

In attesa della scalata verso orizzonti di gloria, c’è un presente tutto da vivere nel quale Alessio Di Chirico vuole tornare ad occupare un ruolo da protagonista.

L’operazione al ginocchio è stata impegnativa e molto dolorosa, ma sto rispondendo bene. Sono già qualche settimana in anticipo rispetto ai tempi previsti per il recupero, ma non voglio fare l’errore di affrettare il tutto. Quindi sto lavorando con grande programmazione e senza bruciare le tappe. Devo dire che UFC mi è stata molto vicina in questo periodo e mi ha aiutato con l’operazione. Li ringrazio davvero molto per il supporto che mi hanno mostrato e per la professionalità. Per quanto mi riguarda conto di tornare a combattere questa estate. La mia speranza sarebbe un match a luglio, ma molto dipende anche dai programmi della promotion. Diciamo che il rientro è previsto nel periodo che va da luglio a settembre. Ripeto, non voglio avere fretta. La cosa importante è recuperare al 100% e stare bene. Prometto comunque a tutti i tifosi italiani che presto tornerò a farli nuovamente emozionare, questo è sicuro”.