UFC 274, le pagelle: Chandler shock! Oliveira campione vero (purtroppo senza corona)

UFC 274, le pagelle: Chandler shock! Oliveira campione vero (purtroppo senza corona)

8 Maggio 2022 1 Di Giuseppe Albi

UFC 274 sarà un evento che sarà ricordato per molto tempo visto quanto lasciato negli archivi dai protagonisti che sono entrati nell’ottagono del Footprint Center di Phoenix, in Arizona.

Si parte subito con Randy Brown vs Khaos Williams, match promosso in main card dopo il forfait di Donald Cerrone che ha causato l’annullamento della sfida contro Joe Lauzon.

Brown e Williams due specialisti della finalizzazione che, tuttavia, non sono riusciti a piazzare questa volta la stoccata vincente.

Dopo tre round tecnici e con ottime trame a trionfare ai punti è stato Brown con una split decision. Un verdetto aperto ad ogni tipo di decisione visto quanto espresso da entrambi durante la contesa. Motivo per il quale ci sentiamo di dare 6.5 a entrambi.

Nel secondo match della main card uno di fronte all’altro due veterani dell’ottagono come Ovince Saint Preux e l’ex campione Pride e UFC Mauricio “Shogun” Rua. Un remake della sfida andata in scena nel novembre del 2014 e vinta Saint Preux.

Anche questa volta a trionfare è stato OSP, autore di una prova strategica e molto ordinata. Un confronto a basso ritmo svoltosi per tutti e tre i round in piedi, con i due fighters attenti a non offrire spazi l’uno all’altro.

A piazzare i colpi più significativi e ad andare maggiormente a segno secondo i giudici è stato Saint Preux che si è imposto per split decision.

Anche questa volta poca differenza per noi dal punto di vista della prestazione: 5.5 a entrambi.

A metà della main card riflettori puntati su un match molto atteso come quello fra Michael Chandler e Tony Ferguson.

Ci si aspettava una sfida accesa e così di fatto è stata. Nel primo round subito knockdown di Ferguson grazie al suo solito striking al veleno. Pronta la risposta però di Chandler che ha fatto affidamento al wrestling per spostare la contesa a terra.

Per quanto visto nei primi cinque minuti del combattimento era lecito aspettarsi una tattica analoga anche nella seconda ripresa, e invece Chandler ha sorpreso tutti mettendo a segno un clamoroso front kick che ha spento Tony Ferguson. Un KO terrificante che entrerà di diritto negli highlights della storia UFC.

Voto 8 al capolavoro di Chandler. Voto 6 per Ferguson, il quale continua ad incappacare in battute d’arresto davvero pesanti.

Con ancora negli occhi la prodezza di Chandler voliamo rapidamente al co-main event e alla sfida valida per il titolo dei pesi paglia UFC fra la campionessa Rose Namajunas e la sfidante Carla Esparza.

Anche in questo caso si trattava di una rivincita dopo il primo incrocio fra le due datato 2014 e che aveva visto trionfare nella finale del TUF Carla Esparza.

A otto anni di distanza, e con Rose Namajunas campionessa, abbiamo assistito ad una sfida molto deludente.

Cinque round vacui che hanno premiato tuttavia per split decision Carla Esparza nonostante una prova inconcludente da parte di entrambe.

Tutto davvero molto strano e bizzarro. Voto 2 per Rose Namajunas. Voto 3 per la nuova campionessa dei pesi paglia UFC Carla Esparza.

Ed ora il main event. Un incrocio molto sentito, soprattutto dopo quanto successo al weigh-in con Charles Oliveira spogliato del titolo dei pesi leggeri UFC dopo aver fallito il peso.

Cintura in palio quindi solo per Justin Gaethje nella notte di Phoenix.

Inizio subito shock per Do Bronx, atterrato in ben due occasioni da Gaethje con dei colpi violentissimi all’inizio del primo round.

Poi però è arrivata la reazione del brasiliano con un knockdown clamoroso proprio quando era più in difficoltà, seguito dal guizzo sulla schiena del suo avversario e dalla rear naked choke con la quale ha costretto alla resa Gaethje.

Una risposta incredibile, soprattutto dopo tutte le difficoltà patite negli ultimi giorni, e che consacra Oliveira al top di una divisione della quale non è più campione solo dal punto di vista burocratico.

Voto 6 per un frastornato Gaethje. Voto 10 per il leggendario Charles Oliveira.