UFC 278, le pagelle: Edwards scrive la storia. Costa vs Rockhold… che show!

UFC 278, le pagelle: Edwards scrive la storia. Costa vs Rockhold… che show!

21 Agosto 2022 0 Di Giuseppe Albi

Ci sono card destinate a rimanere negli annali per sempre. Per quanto visto nell’ottagono, e per il risultato del main event, UFC 278 si candida ad essere prepotentemente una di queste.

Mettetevi comodi dunque e rivivete insieme a noi tutte le emozioni di una notte storica per le mixed martial arts.

  • TYSON PEDRO VS HARRY HUNSUCKER

Partenza lampo della main card con la vittoria dopo un minuto e cinque secondi dall’inizio del primo round ottenuta da Tyson Pedro.

Un TKO in ground and pound arrivato come terrificante conseguenza di un calcio frontale allo stomaco di Hunsucker.

Voto 7 per il 30enne australiano che, con due successi consecutivi nel 2022 dopo ben quattro anni di assenza, possiamo considerare ufficialmente tornato ai massimi livelli.

Voto 2 invece per la vittima sacrificale Hunsucker.

 

  • LUCIE PUDILOVA VS WU YANAN

Nel secondo match della main card è arrivata un’altra finalizzazione in ground and pound, questa volta al secondo round.

La protagonista è stata Lucie Pudilova che ha schiantato Wu Yanan con una serie di gomitate dalla back mount dopo aver dominato la cinese nelle fasi di lotta.

Una vittoria senza possibilità d’appello da 7 in pagella per la fighter ceca.

Voto 3 invece per la Wu, risultata assolutamente in balia della sua avversaria sin dal primo round.

 

  • JOSE ALDO VS MERAB DVALISHVILI

C’era molta attesa per il match fra il numero 3 del ranking dei pesi gallo José Aldo e il numero 6 Merab Dvalishvili.

Un hype che si è tramutato in un copione monotono nonostante gli stili opposti dei due contendenti.

Dvalishvili infatti ha cercato per tutto il match di imporsi con il suo wrestling, ma ha trovato un Aldo molto preparato a difendere i continui tentativi di takedown. Una strategia difensiva vincente quella del brasiliano, il quale tuttavia non è riuscito a replicare la stessa intensità anche nelle trame offensive.

A parte qualche combinazione e le solite ginocchiate d’incontro (marchio di fabbrica della sua gloriosa carriera) Aldo non è riuscito ad impensierire praticamente mai il georgiano che si è portato a casa così l’incontro con un verdetto di decisione unanime.

Vittoria e voto 6 per Merab Dvalishvili, con tanto di possibile candidatura per un match titolato nel prossimo futuro pur essendosi limitato a svolgere il compitino.

Voto 5 invece per Aldo, dal quale ci si aspettava decisamente di più.

 

  • PAULO COSTA VS LUKE ROCKHOLD

Una cosa è certa: quando c’è Paulo Costa in un match raramente ci si annoia. Sia per i soliti show che precedono gli incontri del brasiliano, sia per l’intensità che mette nell’ottagono.

Anche questa volta è stato così e, se si aggiunge il fatto che dall’altra parte ha trovato un vero e proprio guerriero, allora ci sono tutti i presupposti per etichettare il tutto come Fight of the Night.

Un match di una drammaticità a tratti epica quello fra Paulo Costa e Luke Rockhold. Un duello a colpi di power shot dove entrambi i fighters hanno saputo incassare e replicare con una violenza inaudita.

Combinazioni caricate sempre alla massima potenza. Calci in ogni parte del corpo dai suoni spaventosi ad ogni impatto. Scramble di pura forza fisica e dai risvolti sanguinari, come quello emblematico sul finale dell’incontro quando Rockhold ha spalmato con la faccia il suo sangue su quella del suo avversario.

Tre round di pura adrenalina scanditi anche dal cardio deficitario di entrambi che ha finito inevitabilmente col creare quella sottile situazione dove ci si aspetta sempre un KO.

Fortunatamente questo non è avvenuto, e scegliamo volutamente la parola “fortuna” perché sarebbe stato brutto veder andare al tappeto uno dei due dopo quanto lasciato nell’ottagono.

Alla fine la vittoria è andata a Paulo Costa con verdetto unanime, ma per la prova offerta da Rockhold dopo tre anni di assenza, non lo si può certo considerare uno sconfitto.

Per questo motivo voto 9 ad entrambi.

 

  • KAMARU USMAN VS LEON EDWARDS

Quando parlavamo di eventi storici all’inizio dell’articolo, il riferimento era più che scontato. Quanto successo nel main event infatti è destinato ad entrare di diritto nella classifica dei momenti più iconici nella storia UFC.

Come ogni racconto di questo tipo però, prima di arrivare all’inaspettato finale, è opportuno partire dall’inizio.

Kamaru Usman vs Leon Edwards si presentava innanzitutto come la rivincita dopo il primo match fra i due andato in scena il 19 dicembre 2015. Quasi preistoria se si considera l’evoluzione dello sport e poi quella dei due atleti nel corso degli anni.

Da quel match infatti (vinto da Kamaru Usman per decisione unanime) sono partite due carriere estremamente vincenti, ma dal destino opposto.

Usman ha stabilito il suo dominio raccogliendo successi su successi, conquistando il titolo dei pesi welter UFC e issandosi sulla vetta del ranking Pound for Pound.

Edwards invece non si era mai avvicinato così tanto all’ambita cintura, pur costruendo un record per molti tratti simile a quello del nigeriano.

Fino di fatto alla notte di Salt Lake City dove il Rocky inglese è riuscito a ribaltare ogni pronostico battendo il campione e stupendo il mondo.

Le cose erano subito iniziate bene per Edwards che, nel primo round, è riuscito a portare a terra Usman. Un vero e proprio evento: mai nessuno infatti era riuscito a piazzare un takedown così pesante nei confronti del nigeriano.

Uno smacco che Usman ha fatto pagare a caro prezzo nei successivi round, quando si è presentato con l’usuale masterclass fatta di striking lineare, solida difesa e controllo a parete. Gli stessi ingredienti insomma che hanno contraddistinto sempre il suo status di imbattibile e che sembravano poter indirizzare anche questo match in quella direzione.

Le MMA però sono uno sport folle e, quanto successo a un minuto dalla fine dell’ultimo round, è l’ennesima prova a riguardo.

Con Usman in pieno controllo del match e vicinissimo alla sesta difesa titolata consecutiva, Edwards ha infatti pescato dal cilindro un high kick improvviso che ha spento la luce al campione lasciando tutti nello stupore.

Un colpo da cineteca, costruito con un jab sinistro che ha indotto Usman a schivare all’esterno, dove però ha trovato ad attenderlo il calcio mancino di Edwards che ha impattato tremendamente sulla sua faccia.

Tutto assolutamente pazzesco, compresa l’esultanza del nuovo campione dei pesi welter UFC, letteralmente scatenato dopo aver realizzato quanto successo.

Voto 10 per Leon Edwards. È vero, ai punti avrebbe perso il match, ma quando si manda a dormire il numero 1 della classifica Pound for Pound si può dare un voto inferiore?

Voto 6.5 invece per Usman. Ha condotto la sfida dominando e quindi merita almeno la sufficienza piena. Tuttavia ha perso, anche in maniera drammatica. Nello sguardo che aveva alla fine del match però probabilmente stava già pensando ad una potenziale rivincita. Sarebbe la definitiva resa dei conti visto che ora sono 1-1 e noi speriamo con tutto il cuore che questo avvenga (Khamzat Chimaev permettendo).