UFC 249: Justin Gaethje in pole per affrontare Tony Ferguson al posto di Khabib

UFC 249: Justin Gaethje in pole per affrontare Tony Ferguson al posto di Khabib

31 Marzo 2020 0 Di Redazione

UFC 249 – Ieri mattina è arrivata come uno tsunami sui piani di Dana White (e sulle speranze dei fan) la dichiarazione di Khabib Nurmagomedov, che ha rivelato di essere bloccato in Dagestan a causa del divieto di viaggiare imposto dal governo russo. Il dagestano sarà molto probabilmente impossibilitato a raggiungere Abu Dhabi, dove avrebbe dovuto combattere il 18 aprile contro Tony Ferguson per il titolo delle 155 libbre.

La notizia ha ovviamente costretto la dirigenza UFC a cercare un sostituto per salvare il main event. Secondo fonti vicine ad MMA fighting, Justin Gaethje è il principale indiziato per prendere il posto per Nurmagomedov in short notice. Non ci sono ancora firme sui contratti o conferme ufficiali ma questa pare la direzione scelta da UFC per cercare di tenere in piedi l’evento. La notizia era stata inizialmente riportata da ESPN news.

Sempre secondo MMA fighting, Gaethje ha confermato di lavorare quotidianamente e di cercare di tenere un ritmo di allenamento quanto più possibile simile alla sua normale routine.

Le palestre sono chiuse al pubblico ma io, i miei coach e Drew Dober andiamo ad allenarci a porte chiuse. Quattro persone in totale. Credo sia ok finché ci sono meno di dieci persone coinvolte, anche se non sono davvero sicuro di quale sia la regola. Per me finora la mia giornata è rimasta piuttosto normale. Vado in ufficio, ho un tapis roulant al piano di sotto quindi posso andare lì e correre. Questo è il bello di combattere, è praticamente solo cardio. Devi solo allenarlo, non diventare pigro ed evitare di mangiare tutto il cibo che hai accumulato .

La rivelazione di Justin Gaethje.

Se il match tra Ferguson e Nurmagomedov dovesse ufficialmente saltare, sarebbe la quinta volta che un incontro già fissato tra i due viene annullato. Infortuni e problemi di taglio del peso avevano fatto cancellare i quattro precedenti appuntamenti. Questa volta il casus belli sarebbe l’emergenza coronavirus.