Cage Warriors 113: Pimblett devastante, upset clamoroso di Fabinski

Cage Warriors 113: Pimblett devastante, upset clamoroso di Fabinski

21 Marzo 2020 2 Di Redazione

Articolo a cura di Roberto Gentili

Dopo Ufc Fight Night 170, ecco un altro evento senza pubblico. Alla BEC Arena di Manchester (Inghilterra), Cage Warriors 113 va sì in scena ma a porte chiuse per via delle restrizioni figlie della situazione coronavirus. Come per la card svoltasi a Brasilia, però, l’assenza dei tifosi non ha influito sulle performance dei lottatori. Tra i quattro incontri della main card, ben due si sono infatti conclusi prima del limite.

SHOW MUST GO ON – Come noto, nell’evento CW di Manchester (inizialmente programmata a Londra) hanno preso parte anche due lottatori UFC. Infatti, UFC Fight Night 171, in programma sabato sera a Londra, è stata spostata negli Stati Uniti a data da destinarsi. Si è cercato così di fare buon viso a cattivo gioco, inserendo nella card, principale e non, di CW 113 qualche fighter UFC. Il main event è stato così affidato a due lottatori della federazione di Dana White: Darren Stewart (11-5), il quale era designato come avversario di Marvin Vettori, e Bartosz Fabinski (15-3).

SILENZIO ASSORDANTE- La card principale si è però aperta con l’incontro al limite dei pesi leggeri tra Paddy Pimblett (15-3) e Decky Dalton ( 11-5). Pimblett, protagonista quest’oggi di un post su Twitter poco edificante nei confronti degli italiani – e chiarito nell’intervista esclusiva ai nostri microfoni – circa la siutazione del coronavirus, e poi subito scusatosi ai nostri microfoni, è tornato alla grande. L’ultimo match dell’inglese risale infatti a settembre 2018, quando fu privato del titolo CW dei leggeri dal danese Soren Bak (13-1). “The Baddy” ha scelto la via migliore per tornare: il KO. Si è infatti aggiudicato la sfida grazie ad un avvio di match aggressivo. In fase di scambio, Dalton è scivolato. Pimblett non poteva crederci. Si è avventato sul nord-irlandese cercando prima la sottomissione; non trovata, si è posizionato sopra la di lui schiena. Da qui ha fatto partire i colpi al viso che hanno decretato la fine del match a 2:15 della prima ripresa. Nel post match, il vincitore ha fatto sapere di voler tornare in possesso della cintura persa. Il successivo incontro, combattuto tra i welter, ha visto Nathan Jones (13-10) lasciare il passo a David Bear (9-1). È stato un match dominato da Bear, che è stato in leggera difficoltà (forse) solamente all’inizio della prima ripresa. Trovato il filo del match, lo ha tenuto fino al terzo round, provando diverse volte anche la conclusione per sottomisione. Dominio certificato dal verdetto di decisione unanime: 30-27 per tutti e tre i giudici. Altro match conclusosi anzitempo è stato il co-main event, in cui c’era in palio il titolo vacante dei leggeri. A contendersi la corona sono stati il gallese Mason Jones (9-0) e l’inglese Joe McColgan ( 6-3), con il primo che si è allacciato la cintura alla vita. Jones ha trionfato in un nonnulla, quando il cronometro segnava appena 30” dal suono della campana. Il neocampione ha aperto la combinazione vincente con un low kick che ha fatto vacillare l’avversario e ha poi concluso il lavoro con un preciso e pulito lavoro di pugilato al volto, andando a segno soprattutto con il jab sinistro, l’overhand destro e ancora un gancio sinistro prima di assestare la ginocchiata vincente che ha fatto stramazzare l’inerme McColgan al tappeto. Nel main event dell’ultimo momento un sanguinante Bartosz Fabinski (15-3) trionfa largamente su Darren Stewart (11-5). Avvio di match subito deciso per Fabinski. Il polacco porta immediatamente Stewart a parete, tentanto subito di concludere ma trovando invece la pronta risposta dell’americano. Invitati dall’arbitro Mark Goddard a riprendere a lottare in piedi, i due ritornano subito a terra. Fabinski prende nuovamente l’iniziativa, cosa che si rivela controproducente: rimedia infatti una durissima gomitata vicino la tempia destra che lo fa sanguinare copiosamente. Difendendosi,arriva a fine round. Prima di ricominciare, l’arbitro chiama l’angolo di Fabisnki per sistemare la tamponatura di vasellina sulla ferita. Il match, ovviamente, si svilupperà proprio sul taglio. Stewart parte ad inizio ripresa all’attacco, chiudendo Fabinski a parete, ma come prima è il polacco a dettare il ritmo del combattimento. Dalla ferita continua però ad uscire sangue, Fabisnki si trova in difficoltà, soprattutto a causa delle ghigliottine che Stewart prova a realizzare, senza tuttavia riuscire nel proprio intento. Ripresosi, il polacco trova il bersaglio con pugni e gomitate ben calibrate e assesstate da vicino. Altro suono della campana, altra ripresa per Fabinski. Nell’ultimo round, l’assenza di un gameplan ragionato di Stewart spiana la strada ad un Fabinski che viene premiato dai giudici con un verdetto di decisione unanime che recita 30-27, 30-26, 30-26. E intanto il rammarico di Vettori rischia di aumentare. Qualora la versione di Stewart vista ieri sera fosse stata la stessa anche contro “The Italian Dream”, Marvin avrebbe avuto tra le mani una ghiotta occasione per scalare il ranking. Peccato, insomma.

I RISULTATI – Questi i risultati in breve della card principale:

– Paddy Pimblett sconfigge via TKO, Round 1, 2:51 Decky Dalton;

– David Bear sconfigge via decisione unanime (30-27, 30- 27, 30-27) Nathan Jones;

– Mason Jones sconfigge via TKO, Round 1, 4:40 Joe McColgan per il titolo vacante dei pesi leggeri;

– Bartosz Fabinski sconfigge via decisione unanime (30-27, 30-26, 30-26) Darren Stewart.