Bellator, il vice president Boccotti: “Presto novità importanti sul fronte TV italiane”
17 Aprile 2020 4 Di Giuseppe AlbiBellator – In questo periodo di stop mondiale a causa della pandemia da coronavirus il mondo dello sport sta ponendosi delle riflessioni importanti. Un mix di progetti e piani prestigiosi che, se dovessero andare in porto, potrebbero gettare davvero le basi per un futuro migliore quando si potrà ripartire.
Anche le MMA non sono da meno e lo si evince dalle notizie che stanno filtrando con sempre più insistenza dai vertici di Bellator nell’ultimo periodo.
A farci entrare così all’interno dei meccanismi della promotion di Scott Coker ci ha pensato Alex Dandi, che nel corso dell’ultima puntata di #InCattività (il format lanciato nelle ultime settimane sul suo profilo instagram) ha avuto come ospite il vice president di Bellator Paolo Boccotti.
Tanti i temi interessanti toccati, a partire innanzitutto da una ripartenza che non sembra poi così lontana.
“E’ arrivata una comunicazione di Scott Coker di una probabile ripresa di Bellator in estate – ha commentato Boccotti durante la diretta – Una scelta che sarà presa ovviamente tenendo conto sempre prima della salute dei fighter e di tutti quelli che lavorano in Bellator. E’ stato così anche quando si è deciso di interrompere tutto non appena è iniziata la pandemia. Il presidente Scott Coker è sempre attento a queste cose. Inizialmente si era deciso di fare l’evento a porte chiuse. Poi ci ha radunato e ci ha comunicato di annullare tutto perché non c’erano le condizioni di sicurezza necessarie per svolgere l’evento. E’ stata una decisione difficile, ma estremamente giusta. E’ stata una decisione da vero leader che ai tempi poteva sembrare in controtendenza ma che, oggi, a posteriori, è risultata lungimirante. Questo stop pesa ovviamente tantissimo in termini economici, sia per la promotion e sia per gli atleti, nonostante Coker abbia comunque pagato tutti. I contratti televisivi però sono ancora in piedi. Abbiamo progetti molto importanti che continuiamo a portare avanti e che siamo pronti ad imbastire nuovamente non appena si potrà ricominciare”.
Durante la diretta si è parlato della crescita di Bellator in Italia, ma anche in tutta Europa, con una conseguente portata maggiore nella diffusione degli eventi in televisione.
“Abbiamo un piano europeo importante – ha dichiarato ancora Boccotti – Cercheremo di privilegiare ovviamente l’Italia, ma stiamo puntando anche altri Paesi. L’obiettivo è quello di espanderci il più possibile anche con le televisioni. Poi è chiaro, la tv mostra ciò che il pubblico vuole. Noi siamo pronti a venire incontro a ogni cliente. Molto dipenderà dagli atleti italiani, i quali devono dimostrare che oltre ad avere le capacità sportive, possono essere anche degli ottimi comunicatori. Le tv italiane vedono erroneamente solo l’aspetto brutale del nostro sport, ma qualcosa sta cambiando. Abbiamo diverse trattative in ballo. Ci saranno presto quindi delle novità importanti sul fronte delle tv italiane”.
Altri punti discussi sono stati la la gestione degli atleti e la presenza, negli eventi Bellator, di altre discipline marziali.
“Abbiamo dei matchmaker che studiano sempre il meglio sia per lo spettacolo e sia per gli atleti – ha continuato il vice president di Bellator – I contratti prevedono per i nostri fighter quattro incontri in 18 mesi. Non è sempre facile incastrare ogni cosa, ma si cerca di fare il possibile per garantire a tutti di essere soddisfatti. Sugli stipendi: non c’è differenza fra un top fighter UFC e un top fighter Bellator. La nostra politica è che i protagonisti devono essere gli atleti. Come è importante la loro salvaguardia dal punto di vista sanitario, è altrettanto importante anche dare il giusto compenso economico affinché possano stare bene. Scott Coker e Bellator tengono ai loro atleti. Per quanto riguarda invece le altre discipline oltre che per le MMA, Bellator è famosa anche per la kickboxing. E’ una disciplina che ovviamente portiamo nei Paesi dove è più diffusa. Ma non vogliamo fermarci qui. Stiamo pensando anche al pugilato. Si combatte su un ring proprio come nella kickboxing, quindi perché no?”.
Il finale invece è tutto sulle prospettive future degli atleti italiani.
“Avere un matchmaker europeo che si concentra sui fighter europei è molto importante – ha concluso Boccotti – E’ un valore aggiunto per creare nuovi talenti in Europa. Anche ospitare gli eventi sul territorio è importante. Dopo il successo dell’anno scorso c’è ora un grande interesse per esempio per Bellator Milano del 10 ottobre. Si parla già adesso dei possibili match. Giusto per citarne alcuni, molti vogliono vedere Puglisi vs Fusi 3. Onestamente non ci abbiamo ancora pensato (ndr. Alex Dandi, il manager di entrambi, durante la stessa diretta non ha né escluso e né confermato la probabile chiusura della trilogia fra i due a Bellator Milano). Più in generale comunque sono attesi tutti gli italiani. In prospettiva per esempio uno su cui Bellator punterà tantissimo è Carlo Pedersoli. Lui ha il doppio passaporto che gli permette di allenarsi anche negli USA. Pedersoli sono sicuro che darà tanto. Insieme a lui anche tutti gli altri. Il pubblico infatti sta cominciando ad apprezzare sempre più gli atleti italiani. Prima c’era solo Alessio Sakara, che resta comunque il nostro punto di riferimento. Ora invece sono in tanti ad essere apprezzati e questo è stato notato anche dai vertici di Bellator”.
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Info sull'autore
35 anni, Responsabile editoriale di TuttoMMA. La scrittura e gli sport da combattimento sono arti sublimi. Poter fondere entrambe è la mia più grande passione.
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