UFC, Dana ai fighter: “Nessuno vi obbliga a combattere, non vi preghiamo”
14 Giugno 2020 0 Di RedazioneUFC – E anche oggi siamo arrivati all’ennesimo episodio della soap opera tra Jon Jones e Dana White. È il campione dei massimi leggeri che accusa il boss della promotion di infangare il suo nome senza permettergli di salire di categoria e combattere con Francis Ngannou in una superfight.
Dana delicatamente risponde che Jon Jones ha fatto di tutto per infangarsi da solo, e un qualche senso queste parole lo hanno. Il vero problema è che fischia il vento della rivoluzione all’interno della promotion con tre degli “operai” più famosi che sembra si stiano allontando, parliamo di Conor McGregor , Jorge Masvidal e il suddetto Jon Jones .
I’m not an independent contractor if I can’t go anywhere else to make a living. Let me go and let me see if I’m worth it @espn #supernecessary
— Jorge Masvidal UFC (@GamebredFighter) June 5, 2020
Dana, non lascia spazio all’immaginazione di nessuno, e dichiara serenamente:
“Questi ragazzi possono fare quello che vogliono. non sono obbligati a combattere. Di certo non stiamo a qua a pregarli di fare i match, noi i match li offriamo, tre all’anno, e se loro vogliono possono rifiutare e prenderne altri, possono fare qualunque cosa vogliano.”
Sono parole sapientemente selezionate quelle di Dana che non mostrano il vero quadro della situazione, infatti la verità è che, sì potranno anche fare quello che vogliono, ma non sono certo liberi di combattere in altre promozioni che magari offrono loro più money.
E le risposte non si sono fatte attendere con il Gamebred che chiede il suo rilascio, indirizzando il tweet proprio a ESPN, e la stessa cosa l’ha appena fatta anche Jon “Bones” Jones che la spara grossa:
“Non è questione di non voler combattere, ho impegnato tutta la mia vita in questo business. Il punto è il non poter essere in grado di andare altrove”.
It’s not a matter of not wanting to fight, I committed my whole life to this trade. The issue is not being able to go anywhere else. @espn
— BONY (@JonnyBones) June 8, 2020
Semplice ma pesante nel suo statement, e il tutto si complica anche con il contributo di Daniel Cormier, al quale piace buttare benzina sul fuoco, e alle ultime dichiarazioni di Conor McGregor che, a dir suo, è proprio stanco di UFC. A questo punto sembrerebbe aver ragione Ben Askren riguardo le tre punte di diamante che UFC ha intarsiato in tutti questi anni.
In tutto ciò Dana White sembra allegramente infischiarsene.
Stiamo per avvicinarci ad un “autunno caldo” all’interno di UFC? O è soltanto un cortocircuito mediatico che favorisce tutti senza nessun cambiamento all’orizzonte?
Sicuro è che il drama non è nel suo finale di stagione.
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