UFC, Quando Nick Diaz gettò illegalmente l’asciugamano per il fratello Nate (VIDEO)
1 Settembre 2020 0 Di RedazioneUFC – In italiano, diciamo gettare la spugna. In inglese, letteralmente, in realtà è “gettare l’asciugamano”. A differenza del pugilato, dove è cosa piuttosto comune vedere incontri concludersi in questo modo, nelle MMA è molto raro vedere gli incontri finire così. Anche solo tra un round e l’altro, ma ancora di più durante il round. Una cosa che forse non tutti sanno, è che in realtà questo era illegale fino a pochi anni fa. Le unified MMA rules erano chiare: qualsiasi azione che potrebbe distrarre l’arbitro da parte dell’angolo è vietata. Farlo sarebbe stato un fallo e avrerebbe portato alla squalifica. Ma d’altronde, se getti la spugna, di solito non vuoi vincere l’incontro.
L’esempio più famoso accaduto nelle MMA è sicuramente Nate Diaz vs Josh Thomson, ad UFC on FOX 7, nel 2013.
In questa sequenza gentilmente offerta da UFC Brasil si vede la quantità paurosa di colpi presa da Diaz prima che l’arbitro decidesse, probabilmente con un po’ di ritardo, di fermare l’incontro. Al minuto 1:15, si può vedere l’asciugamano gettato da Nick per porre fine all’incontro.
I fratelli Diaz sono sempre stati famosi per la loro attitudine “fan***o le regole”, ma siamo sicuri che questa volte l’essere ribelli non c’entrasse niente. I due hanno sempre ribadito, e lo abbiamo visto nei fatti, quanto si vogliano bene e quanto siano importanti l’uno per l’altro. Stavolta, semplicemente Nick ha capito che l’incontro era finito e voleva evitare inutili danni cerebrali a suo fratello. In merito a questo, proprio Nate si è fermamente espresso sul fatto che i fighter UFC “non vengano pagati abbastanza per prendere certi pestaggi”.
In questa intervista del 2013, ha parlato della questione prendendo come esempi il brutale incontro tra Cain Velasquez e Junior Dos Santos e il suo contro Thomson.
“Ho appena visto l’incontro tra Junior Dos Santos e Cain Velasquez e ho pensato “ma che c***o? Questo tipo non ha amici?”. “Sono sicuro che i coach di Dos Santos probabilmente pensavano ‘dovremmo gettare la spugna’ ma non l’hanno fatto. Probabilmente più tardi quella notte hanno pensato “c***0, sto davvero male. Abbiamo appena lasciato pestare il nostro amico”. Lui è un soldato, e non avrebbe mollato. Un fighter non vorrà mai mollare. Ed è qui che tocca ai tuoi amici e ai tuoi fratelli, impedire che tu muoia”.
“Non sono arrabbiato con Nick” ha continuato Nate “Da dentro l’incontro pensavo che mi stessi ancora difendendo, ma poi ho guardato l’incontro. Non era un bello spettacolo. Sembrava fosse il momento di gettare la spugna, quindi sono d’accordo”.
La questione riguardante il gettare la spugna va ben oltre la sua bizzarra illegalità nelle MMA in passato. I fighter hanno spesso difeso i loro angoli per non aver interrotto l’incontro nonostante la quantità enorme di danni presa (un esempio è Anthony Smith vs Glover Teixeira di questo maggio). Più volte però, fan ed addetti ai lavori hanno espresso disappunto verso questo machismo imperante nelle MMA, dove sembra che i fighter tengano molto alla nomea di “sport più duro del mondo”.
Gli spettacolari comeback inaspettati che vediamo ogni tanto, sono abbastanza per giustificare la pericolosissima quantità di danni, probabilmente permanenti, che prendono i fighter quando non si vogliono arrendere, secondo voi?
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