UFC Vegas 10, le pagelle: battaglia epica fra Waterson e Hill. Azaitar devastante

UFC Vegas 10, le pagelle: battaglia epica fra Waterson e Hill. Azaitar devastante

13 Settembre 2020 2 Di Giuseppe Albi

UFC – L’ottagono dell’UFC Apex di Las Vegas continua nel suo ruolo di silenzioso testimone della maratona di mixed martial arts avviata da Dana White e soci. Nel potpourrì di atleti impegnati negli ultimi mesi le storie si intrecciano fino quasi a interscambiarsi proponendo scenari sempre nuovi per tutti noi appassionati.

La maggior parte dei fighter presenti nella main card di UFC Vegas 10 così sono volti già visti di recente. Uno di questi è Billy Quarantillo che ha avuto l’onere di aprire i giochi insieme a Kyle Nelson. Un match gradevole con ritmi alti sin dal primo round e scambi pesanti da ambo le parti. A risolvere la questione nella terza ripresa è stato Quarantillo con una combo semplice ma allo stesso tempo efficace e che non passa mai di moda: jab-diretto. Un Ko fulmineo che è valso la vittoria per Quarantillo. Voto 7 in pagella per lui. 5.5 invece per Nelson.

Buona intensità anche nel match successivo fra Bobby Green e Alan Patrick. Quest’ultimo, dopo due anni di assenza dalle scene, si è presentato cercando subito di sorprendere il suo avversario con un primo round infuocato. Bobby Green però, al suo terzo match negli ultimi tre mesi, ha dimostrato di essere in un autentico stato di grazia. Dopo aver battuto Clay Guida e Lando Vannata è riuscito ad avere la meglio anche questa volta con una prova molto intelligente. Una concentrazione e un controllo in ogni singolo aspetto del combattimento che ha convinto i giudici a consegnargli la vittoria per decisione unanime. Voto 6.5 per Green. 5 per Patrick.

Saliamo nella card e ci troviamo di fronte all’ennesima dimostrazione che nelle MMA tutto può succedere. Mike Rodriguez infatti ha dominato in lungo e in largo i primi due round contro Ed Herman, poi però l’esperto fighter nativo dell’Oregon ha tirato fuori dal cilindro una kimura nella terza ripresa che non ha lasciato scampo al suo avversario. Voto 6 per Herman (salvato in extremis dall’insufficienza e dalla sconfitta dopo una prova disastrosa). Voto 5 per l’ingenuo Rodriguez.

Continuiamo la nostra analisi con la sfida fra Roxanne Modafferi e Andrea Lee, il classico matchup generazionale fra atleta esperta e giovane prospect. Ne è venuto fuori un incontro equilibrato sia nei contenuti espressi, sia nelle statistiche. Alla fine a prevalere è stata la Modafferi grazie ad un maggior controllo nelle fasi lottatorie. Per noi invece il giudizio è uguale per entrambe: voto 6.

Siamo arrivati così agli ultimi due match. Il co-main event si è risolto in un lampo visto che lo scatenato Ottman Azaitar si è abbattuto con una tempesta di colpi sul malcapitato Khama Worthy dopo appena 1’33” tenendo così fede al suo nickname: “bulldozer”. Tredicesima vittoria in carriera, la decima al primo round, per l’imbattuto Azaitar che si becca un più che meritato 7.5 in pagella con tanto di alert per tutti i contender nella sua categoria. Non pervenuto Whorty che non va oltre il 3.

Se il co-main event è stato breve, il main event è stato invece un lungo cammino mano nella mano verso il sentiero della sofferenza. Michelle Waterson e Angela Hill hanno dato vita infatti a cinque round al cardiopalma contraddistinti da una montagna russa d’emozioni e continui capovolgimenti di fronte. Dopo un iniziale predominio territoriale della Hill nelle prime due riprese, la Waterson è riuscita a colmare il gap riequilibrando l’incontro nel terzo e nel quarto round. Il preludio per un finale molto combattuto nel quale i giudici hanno premiato la Waterson. Un verdetto di split decision che farà discutere e che creerà inevitabilmente due fazioni. Non per noi invece che siamo chiamati a dare più che altro un giudizio sulla prestazione e che quindi possiamo dare tranquillamente un bell’8 a entrambe.