UFC 254, quando Justin Gaethje demolì Tony Ferguson (VIDEO COMPLETO)

UFC 254, quando Justin Gaethje demolì Tony Ferguson (VIDEO COMPLETO)

21 Ottobre 2020 1 Di Redazione

UFC – Mancano meno di due settimane ad una delle sfide più eccitanti dell’anno. Nella card di UFC 254 andrà infatti in scena lo scontro per il titolo delle 155 libbre tra Justin “The Highlight” Gaethje e Khabib Nurmagomedov. L’orario ci sarà favorevole., per una volta Il daghestano è da molti ritenuto uno dei campioni più dominanti di sempre, nonché tra i pochissimi atleti dal record immacolato (finora).

Sulle qualità di Khabib forse non c’è più molto da dire: un wrestling adattato all’MMA semplicemente inarrivabile, una capacità sovrumana di mettere pressione ed uno stand-up game semplice, ma sempre più efficace di match in match (vedere il knockdown ai danni dell’arcinemico McGregor per credere).

Un wrestler dalle mani pesanti

Tutt’altro tipo di fighter l’americano Gaethje. A sua volta wrestler di altissimo livello, sceglie però di affrontare i propri avversari in piedi, demolendoli con combinazioni di braccia devastanti. Gaethje rappresenta in un certo senso l’incarnazione del technical brawler. É un fighter che fa dell’aggressività e del volume di fuoco il fulcro del proprio stile, senza però rinunciare ad un ottimo timing e alla precisione dei colpi.

Questo stile spettacolare e senza compromessi lo ha reso da subito un beniamino delle arene (il soprannome “the Highlight” parla da sé), anche se ovviamente comporta grandi rischi. Gaethje tende infatti a prendere molti colpi soprattutto nelle fasi iniziali del match in cui deve esporsi per chiudere la distanza ed imporre il suo gioco. Nonostante un mento granitico che gli consente di assorbire punizioni brutali senza quasi battere ciglio, ha finito per pagare i limiti del proprio stile all’inizio del suo percorso in UFC.

L’evoluzione di un technical brawler

Va però sottolineato come “The Highlight” sia riuscito ad evolversi e a fare tesoro delle due sconfitte subite da Eddie Alvarez e Dustin Poirier. Nei match successivi infatti ha dimostrato una convincente maturazione nella gestione della distanza e una migliore capacità di leggere l’azione, accettando lo scambio ravvicinato solo dopo aver compromesso la reattività dell’avversario. Anche il volume di colpi assorbiti è diminuito, grazie ad una maggiore mobilità di tronco e testa.

Questo “upgrade” strategico ha consentito a Gaethje di dominare per cinque round Tony Ferguson, sfidante numero uno al trono di Khabib, e farlo sembrare facile. Soltanto un cuore enorme ed un mento fuori dal comune hanno consentito ad “El Cucuy” di arrivare all’ultimo round, interrotto prima del limite dall’intervento dell’arbitro a decretare il TKO. Se siete pronti per il ripasso, qui sotto potete rivedere la masterclass di Justin Gaethje nella sua interezza!

https://www.youtube.com/watch?v=eT7In0pjz_4